La fotografia è protagonista di «Ouverture», l’inaugurazione concertata delle dieci gallerie aderenti a Tag (Torino Art Galleries), che si svolge il 24 settembre dalle 18 alle 23.
Oltre a Photo & Contemporary che fino al 31 ottobre con il titolo «After Dark» espone le opere di Francesco Bosso, noto per i suoi paesaggi incontaminati, Guido Costa Projects punta su uno dei suoi cavalli di battaglia, Nan Goldin, protagonista di una personale sino al 20 ottobre. «Moderato cantabile» è il titolo della personale di Sylvie Romieu in corso sino al 31 ottobre da Weber & Weber: la fotografa francese è nota per il suo lavoro dedicato alla memoria, con connotazioni intimiste.
L’artista turca Fatma Bucak (1982) si è recentemente affermata con il video, che in questo caso, da Alberto Peola, abbina al primo amore, la fotografia appunto, tre opere che hanno come elemento comune oggetti che riguardano i paesi confinanti con la Turchia (Georgia, Armenia, Iran, Iraq, Siria, Grecia e Bulgaria).
Al contrario, Davide Balliano (1983) si è rivelato con le sue manipolazioni fotografiche che gli hanno consentito di aggiudicarsi il premio icona ad Art Verona, ma alla Luce Gallery sino al 25 settembre, estende il suo lavoro alla pittura e all’installazione.
Pittore è Andrew Dadson, di scena da Franco Noero sino al 27 ottobre (cfr. articolo a p. 44). Tre pittori compongono anche la mostra «Low Culture in a Colorful World», una proposta imperniata su New Dada e Pop art della galleria In Arco, che fino al 28 novembre espone opere grafiche di Roy Lichtenstein, Robert Rauschenberg e Andy Warhol. Neo-pop è lo spagnolo Rómulo Celdrán (1973), che lavora con una pittura iperrealistica in gara con la fotografia e che espone da Gagliardi e Domke (nuova denominazione della Gagliardi Art System dopo l’ingresso in società di Christian Domke) sino al 25 ottobre. 

Da ricordare infine il duo Enrico Iuliano - Nicola Ponzio da Riccardo Costantini sino al 31 ottobre e la collettiva «So Much More Than the Sum of Its Tropes» da Norma Mangione sino al 28 ottobre.