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La casa d’aste La Suite Subastas ha tenuto il 30 giugno la dispersione di 108 lotti di arte medievale, rinascimentale e barocca spagnola provenienti da una singola collezione privata. Secondo quanto ha affermato la direttrice della società, Beatriz du Breuil, «più di un centinaio di lotti hanno superato le aspettative».

 

L’opera con l’aggiudicazione più alta, una pala d’altare della fine del XV secolo (datata tra il 1491 e il 1496), attribuita alle botteghe della città di Lérida e già facente parte delle collezioni di Lázaro Galdiano, è stata acquistata da un collezionista privato per 310mila euro diritti compresi (era partita da una quotazione di 120-150mila euro).

 

Tra gli altri prezzi di rilievo, i 124mila euro (contro stime di 20-25mila) pagati per una figura di Cristo in legno intagliato e decorato in policromia, databile intorno al 1200. Altra crescita vistosa delle valutazioni si è verificata per una tempera su tavola, datata intorno al 1462-66, opera di Tomás Giner e raffigurante «Il martirio di san Vincenzo», che secondo la scheda del catalogo d’asta era parte di una pala d’altare di una cappella della cattedrale di Saragozza: dalle aspettative di 18-25mila euro è salita a 102mila.

 

All’asta ha acquistato anche la Comunità catalana: ha pagato 5mila euro diritti compresi per una «Santa Teresa di Gesù» di Antoni Viladomat i Manalt (stime 4-6mila).

 

Redazione GdA, 04 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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