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La Sala Spadolini del Ministero della Cultura ospiterà il convegno internazionale sulla circolazione delle opere d’arte

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La Sala Spadolini del Ministero della Cultura ospiterà il convegno internazionale sulla circolazione delle opere d’arte

Circolazione delle opere d’arte e modelli europei, Sgarbi convoca gli esperti a Roma

Domani al Ministero della Cultura un convegno internazionale promosso dal sottosegretario

Beatrice Cumino

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Domani, 20 aprile, nella Sala Spadolini presso il Ministero della Cultura, si terrà il convegno organizzato dal sottosegretario Vittorio Sgarbi «Circolazione delle opere d’arte: modelli europei» . Per l’occasione sono stati radunati esperti del settore, italiani e internazionali. Tra gli interpellati ricordiamo: Antonio Tarasco, Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Cultura; Stefania Bisaglia, Dirigente del Ministero della Cultura, esperta di circolazione delle opere d’arte; Anna Somers Cocks, storica dell’arte ed editrice; Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi; Francesco Salamone, avvocato specializzato nel diritto delle opere d’arte e docente universitario; Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte; Peter Glidewell, esperto d’arte; Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese; Pietro Valsecchi, collezionista e produttore cinematografico; Matteo Smolizza, direttore della casa d’aste Bonino; Philippe Plantade, giurista francese; Alessandra Di Castro, antiquario; Claudio Consolo, professore di diritto processuale civile alla Sapienza; Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi ad Ariccia; Generale Vincenzo Molinese, Comando Carabinieri Tutela patrimonio culturale.

Convocati da Sgarbi anche due avvocati che collaborano con il nostro giornale. Gloria Gatti, esperta del patrimonio culturale, anticipa che il suo intervento verterà sulle criticità dell’attuale normativa sulla «notifica» e il conseguente divieto di definitiva esportazione dei beni privati a tutela degli interessi diffusi di fruizione collettiva. Il suo obiettivo sarà evidenziarne la contraddittorietà non essendo previsto nel Codice dei Beni Culturali alcun obbligo di pubblica fruizione e nemmeno di accesso per i singoli beni d’arte dichiarati patrimonio culturale, traducendosi, il vincolo, quindi in una mera compressione dei diritti del singolo senza alcun beneficio per la collettività.

Giuseppe Calabi, esperto in diritto dell’arte, si concentrerà su una comparazione tra i vigenti sistemi di regolamentazione e le normative in merito all’esportazione dei beni culturali nei Paesi europei, tematica che ha trattato in esclusiva per «Il Giornale dell’Arte» nel numero di marzo (Cfr. n. 437, p. 72), evidenziando come, in un contesto di globalizzazione dell’arte e della cultura, non abbia più senso adagiarsi sull’obsoleta distinzione tra Paesi produttori di beni artistici (tra cui l’Italia) e Paesi di «mercato» (ad esempio l’Inghilterra), secondo cui i primi dovrebbero chiudere le frontiere per evitare un impoverimento del proprio patrimonio a favore dei secondi.

Il Giornale dell’Arte parteciperà al convegno e ne seguirà un aggiornamento al suo termine, venerdì 21 aprile.

La Sala Spadolini del Ministero della Cultura ospiterà il convegno internazionale sulla circolazione delle opere d’arte

Beatrice Cumino, 15 marzo 2023 | © Riproduzione riservata

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