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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliLa casa Pandolfini inaugura il suo 2016 ad aprile, con un ciclo di vendite programmate nell’arco di sette giorni: dal 15 al 21 del mese. Si inizia con i vini (il 15, appunto), si prosegue con le due sessioni dedicate ai dipinti antichi e a quelli dell’Ottocento (entrambe il 19), per passare agli arredi e oggetti d’arte (il 20) e alle cornici antiche della collezione Roberto Lodi (il 21).
La tornata di dipinti antichi presenta una quarantina di lotti che coprono cinque secoli. Si inizia con una tempera su tavola di Jacobello del Fiore, raffigurante una «Madonna con il Bambino», opera conosciuta e pubblicata, che la casa d’aste valuta tra 100 e 150mila euro.
Tra i nomi di epoca barocca il genovese Gioacchino Assereto è presente con una «Fuga di Enea da Troia», stimata tra 25 e 35mila euro. Di Filippo Napoletano è invece un «Paesaggio fluviale con cascinale e pescatori», opera valutata a partire da 15-20mila euro.
Nella sezione dedicata al Settecento compare per esempio Giuseppe Zocchi, che ha un olio su tela con «La figlia di Jephte», stimato 40-60mila euro, mentre da una prospettiva architettonica di Alberto Carlieri ci si attendono tra 50 e 70mila euro. Le ultime opere in ordine cronologico sono due tele del tedesco Heinrich Schmidt, attivo tra Sette e Ottocento: «Cleopatra», del 1797, e «La vestale», del 1805: ciascuna opera è stimata 25-30mila euro.
In catalogo vi sono anche alcune sculture: una lunetta in terracotta policroma, che Giancarlo Gentilini riconosce come opera di Giovanni della Robbia, raffigura angeli in volo ai lati di un elemento centrale e racchiusi da un festone di frutta, ed è valutata a partire da 40-60mila euro.
Nel catalogo di pittura dell’Ottocento che conta una quarantina di lotti, la star è «L’assedio», un olio su tela di Alberto Pasini del 1861, di 78x148 cm (stima 100-150mila euro), mentre «Au revoir!», di Giuseppe De Nittis, una tela del 1879 di 36x54,5 cm che ritrae tre donne sedute su un muretto, è valutato 55-70mila euro.
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