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Alfredo Del Greco, «Presenze nello spazio tempo n. 41», 1962

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Alfredo Del Greco, «Presenze nello spazio tempo n. 41», 1962

Cinque sezioni per il 52mo Premio Sulmona

Diretta anche quest’anno da Ivan D’Alberto, la rassegna abruzzese si apre a una riflessione moderna sul rapporto tra spazio e opera con circa 15 artisti e due nuove sezioni

Maria Letizia Paiato

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Continua a crescere il Premio Sulmona. Organizzato dal Quadrivio Circolo d’Arte e Cultura, è giunto alla 52ma edizione ed è affidato per il secondo anno alla direzione artistica di Ivan D’Alberto, che rafforza il dialogo tra artisti mid-career e giovani promesse, consolidando il tema del pensiero critico «To Think» avviato nel 2024. Con il sottotitolo «L’arte contamina lo spazio», che prosegue appunto il tema «To Think-l’arte libera la mente» della scorsa edizione, la narrazione proposta non si limita al fondamentale rapporto tra tradizione e innovazione, vitale per un Premio di così lunga storia, ma si apre anche a una riflessione moderna sul rapporto tra spazio e opera, interpretabile da molteplici punti di vista. 

L’arte, intesa come medium capace di diventare puro pensiero e di aprire riflessioni sulle scelte della politica, qualunque sia la sua prospettiva d’indagine, rappresenta senza dubbio uno dei temi più attuali e stimolanti del contemporaneo. Per questo, la sezione «Omaggio» si concentra su Alfredo Del Greco, Franco Summa ed Elio Di Blasio: dal 2013, anno della sua ultima esposizione, non si è più parlato di Del Greco; per Di Blasio si è scelto di valorizzare la parte scultorea, meno nota rispetto a quella pittorica; mentre per Summa si propone nuovamente l’installazione ambientale «Pastor Angelicus», gesto rigeneratore di segni visivi nell’ambiente. 

Nello spirito di ricerca che unisce storia e attualità, caratteristico del lavoro di D’Alberto, il Premio, seguendo la linea della precedente edizione, si articola in circa 15 artisti e 5 sezioni, di cui due completamente nuove. Oltre alle già note «Omaggio», «Accademia» e «Territorio», da quest’anno si aggiungono «Gallerie e Spazi indipendenti», dedicata agli spazi attivi sul territorio nazionale, e «Collaterali», che coinvolge artisti al di fuori delle logiche tradizionali del Premio, con opere installative o interventi legati alle nuove tecnologie. Il Premio copre dunque un ampio spettro di attività, dalla formazione alle sperimentazioni più innovative, dal territorio abruzzese al sistema artistico nazionale, dalla valorizzazione locale all’internazionalizzazione. Selezionerà i vincitori di ciascuna sezione una giuria composta da esperti del settore: Ivan D’Alberto; Alessandro Monticelli, direttore artistico de Il Quadrivio, ente organizzatore del Premio Sulmona; Roberto Sala, direttore artistico della «Rivista Segno» e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera; Giovanni Tavano, vicepresidente della Fondazione Summa; e Luca Del Greco, dell’Archivio Alfredo Del Greco. 

L’apertura della 52ma edizione è in programma tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre. Il primo di ottobre si inaugureranno invece le mostre di Gonzalo Orquin e Anzhelika Lebedeva, vincitori della scorsa edizione: Orquin si distingue per le sue opere che esplorano temi sociali con un linguaggio visivo potente, mentre Lebedeva è nota per la sua ricerca poetica e sensibile sul rapporto tra uomo e natura. 

Maria Letizia Paiato, 26 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

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