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Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliMontelupo (Firenze). Il 23 ottobre si terrà, promosso dalla Fondazione Museo Montelupo, il convegno «Le ceramiche di Montelupo nei musei di tutto il mondo».
La diffusione di quei manufatti, ceramiche «istoriate», sulle quali si vedevano dipinti gli episodi biblici e i più noti «fatti» della storia di Roma, nei musei di tutto il mondo è inaspettata ma amplissima, dal Met di New York al British e Victoria and Albert di Londra al Louvre di Parigi fino a Melbourne.
Come siano finiti, fin dai tempi del Grand Tour, in luoghi così remoti è proprio il fulcro del convegno che riperocorre la storia del gusto e del collezionismo con studiosi italiani e internazionali, quali Fausto Berti, responsabile scientifico del patrimonio archeologico del Comune di Montelupo Fiorentino; Carmen Ravanelli Guidotti, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza; Marino Marini, Museo Nazionale del Palazzo del Bargello, Firenze; Timothy Wilson, Ashmolean Museum, Oxford; Katarzyna Swietlicka, Museo Nazionale di Varsavia; Anna Szkurlat, Castello Reale di Varsavia; Alessandra Marino, soprintendente per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato.
Vi sarà inoltre la premiazione della prima edizione del Premio Internazionale di Arte Ceramica Baccio da Montelupo rivolto ad artisti, aziende, ceramisti, scuole d’arte e designer, per l’elaborazione di un progetto legato alla ceramica. Protagonista di questa edizione 2015, il piatto. Oltre ottanta sono state le candidature provenienti da tutto il mondo.

Un piatto istoriato di Montelupo
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