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L’Accademia di Belle Arti L’Aquila

Foto © Arianna Masciocco

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L’Accademia di Belle Arti L’Aquila

Foto © Arianna Masciocco

C’è anche un braccio robotico nell’Accademia di Belle Arti aquilana

L'istituzione sarà in prima linea nel programma di L'Aquila Capitale della Cultura 2026: tra le altre proposte, un convegno di tre giorni dedicato all’Intelligenza Artificiale e un Symposium di scultura in collaborazione con altre Accademie

Maria Letizia Paiato

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Per L’Aquila il 2026 non sarà un anno qualunque, la città si sta preparando a diventare Capitale italiana della Cultura. L’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, tra i protagonisti di questo importante progetto, punta a valorizzare il territorio e il suo ricco patrimonio culturale, artistico e naturale, coinvolgendo diverse realtà locali e creando un legame solido con i territori circostanti.

Questi sono alcuni dei motivi che hanno portato alla selezione della città abruzzese e che rappresentano le basi su cui si fonda l’impegno dell’Accademia. Per l’occasione, l’istituto intende organizzare un convegno di tre giorni dedicato all’Intelligenza Artificiale, un Symposium di scultura in collaborazione con altre accademie, e sta inoltre elaborando la proposta per il prossimo «Premio Nazionale delle Arti». L’istituzione è in pieno fermento e sta per ampliare i suoi spazi grazie a un finanziamento di quasi 10 milioni di euro destinato al recupero e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica, Ndr), erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. 

Tra qualche anno, all’Aquila nascerà un vero e proprio campus ecocompatibile e autosufficiente dal punto di vista energetico, un autentico polo d’eccellenza per la formazione. Già oggi, l’Accademia è protagonista di numerosi progetti nazionali e internazionali, molti legati al Pnrr: tra questi, il progetto itARTS, realizzato in collaborazione con il Conservatorio Casella dell’Aquila, che ha ottenuto fondi per l’internazionalizzazione e si concentra sulla creatività utilizzando tanto le tecniche tradizionali quanto le tecnologie sperimentali. In risposta a questa esigenza, grazie al contributo del Comune dell’Aquila, è stato avviato un progetto per l’acquisto di un braccio robotico di grandi dimensioni, capace di modellare materiali come il marmo. Questo strumento sarà fondamentale per lo sviluppo di competenze avanzate nelle arti visive applicate all’architettura e al paesaggio, oltre a offrire nuove possibilità per interventi di restauro. 

Sono stati oltre settanta gli eventi organizzati nel 2025 tra conferenze, workshop, laboratori e incontri, grazie ai quali l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila continua a promuovere la ricerca progettuale in tutti i suoi settori disciplinari. Tra le collaborazioni di spicco si segnalano quella con ABANA sul Dottorato di Interesse Nazionale (DIN), con il MuNDA per la realizzazione di supporti tattili destinati ai disabili visivi, con il MaXXI L’Aquila per la quinta edizione di «PERFORMATIVE», e con il festival itinerante «DIORAMA», che porta arte e musica in tutto il territorio abruzzese. Inoltre, l’Accademia può vantare al suo interno un teatro, vero fiore all’occhiello per la Scuola di Scenografia e unico nel panorama accademico italiano, con una capienza di 160 posti. 

Per il prossimo anno sono in programma anche due nuovi corsi biennali: Didattica e mediazione culturale, e Moda e Costume. 

 

Maria Letizia Paiato, 13 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

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