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Andrea Zanotti (a sinistra) e Marino Golinelli

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Andrea Zanotti (a sinistra) e Marino Golinelli

Bologna, Marino Golinelli lascia la presidenza della sua fondazione

Dopo 28 anni. Gli subentra il vicepresidente Andrea Zanotti

Stefano Luppi

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Bologna. Marino Golinelli, 95 anni, imprenditore farmaceutico e filantropo, lascia dopo 28 anni la presidenza della Fondazione Golinelli, a prenderne il posto è il suo vice Andrea Zanotti, ordinario di diritto canonico all’Alma Mater.

Modenese di nascita e fondatore a Bologna della casa farmaceutica Alfa-Wasserman nel 1948, Golinelli con il suo ente benefico attivo dal 1988 ha attivato nel capoluogo felsineo donazioni per decine di milioni di euro, rivolte perlopiù alla formazione delle future generazioni (cfr. Il Giornale dell'Arte numero 355, luglio 2015). L’ultima iniziativa, nello scorso autunno, è stata la costituzione dell’Opificio Golinelli che ora verrà sviluppato sulla base di accordi pluriennali con importanti istituzioni culturali e scientifiche, pubbliche e private, a livello nazionale e internazionale (cfr. Il Giornale dell'Arte numero 357, ottobre 2015).

Il professor Zanotti dagli anni Ottanta ricopre numerose cariche in ambito accademico e benefico soprattutto a Trento, sua città di residenza e a Bologna. Tra gli ultimi incarichi anche la presidenza della Fondazione Bruno Kessler di Trento, mentre è entrato alla fondazione Golinelli in qualità di vicepresidente nel 2012. Attualmente il Cda della fondazione benefica bolognese è composto da Luca De Biase, Stefano Golinelli jr, Emilio Ferrari e Filippo Cavazzuti (vicepresidente) cui si aggiungono appunto Zanotti oltre a Golinelli stesso che diviene presidente onorario. «Con la Fondazione ho concretizzato, spiega Marino Golinelli, la mia volontà di restituzione di una parte importante della fortuna che ho ricevuto dalla società. Il professor Zanotti e il consiglio saranno custodi dei principi e dei valori che mi hanno ispirato, ora a loro è affidato lo sviluppo di un piano operativo che mira a investire sui giovani, i futuri cittadini, per aiutarli a orientarsi in un futuro sempre più imprevedibile». Aggiunge il neopresidente: «Questo avvicendamento non solo scandisce una fase evolutiva nella vita della Fondazione Golinelli, ma investe ragioni che vanno ben al di là di un semplice dato istituzionale. Marino Golinelli è e rimane un personaggio irripetibile al quale tributiamo noi del Cda un ringraziamento profondo e commosso».

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Stefano Luppi, 04 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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