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Bard diventa Modern

Nicola Pirulli

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Da ottobre il Forte di Bard ha aperto le proprie collezioni e mostre all’arte moderna e contemporanea. Con l’inaugurazione di FdB Modern, 43 opere e installazioni sono state distribuite intorno e dentro la fortezza lungo un percorso permanente costruito grazie ad acquisizioni e prestiti. In mostra alcuni fra i nomi più significativi della Land art (Richard Long), della fotografia (Steve McCurry, Ferdinando Scianna, Josef Koudelka), della scultura (Aristide Maillol, Giacomo Manzù, Arnaldo e Giò Pomodoro, Umberto Mastroianni e Tony Cragg), della pittura (Paul Klee) e dei wall drawings (David Tremlett). La collezione verrà arricchita e aggiornata nel tempo, ma resterà a costellare molti degli ambienti del Forte, a partire da quelli più esterni fino al cuore dei tre corpi di fabbrica principali, le Opere Ferdinando, Vittorio e Carlo Alberto.

Di origini medievali, ma probabilmente eretto sul sito di fortificazioni preromaniche, Bard ha attraversato la storia del Regno dei Savoia, sino alla completa distruzione per volere di Napoleone. Ricostruito negli anni Trenta dell’Ottocento ha poi vissuto un periodo di abbandono. Acquisito nel 1990 dalla Regione Valle d’Aosta, dal 2006 è sede espositiva (3.600 metri quadrati a disposizione) e culturale affidata all’Associazione Forte di Bard, fondata da Regione Autonoma Valle d’Aosta, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt di Torino, e oggi presieduta da Augusto Rollandin.

Nicola Pirulli, 15 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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