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L’area megalitica di Saint-Martin-de-Corleans racchiusa nel Megamuseo di Aosta

Foto Enrico Romanzi

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L’area megalitica di Saint-Martin-de-Corleans racchiusa nel Megamuseo di Aosta

Foto Enrico Romanzi

Archeologi per un giorno (anzi, per tre)

Il 13, 14 e 15 giugno porte aperte in tutti i luoghi della cultura per le Giornate Europee dell’Archeologia

Bianca Celeste

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Sono tantissime le iniziative da Nord a Sud nei musei e nei luoghi della cultura della nostra penisola nelle Giornate Europee dell’Archeologia in programma da venerdì 13 a domenica 15 giugno. Tre giorni di visite guidate, incontri, cantieri di scavo, aperture straordinarie di luoghi chiusi al pubblico, mostre, passeggiate, laboratori di archeologia sperimentale e spettacoli teatrali offriranno l’opportunità di conoscere in maniera più approfondita il nostro patrimonio imparando a proteggerlo, assistendo a uno scavo e all’esecuzione di un restauro, unitamente alla scoperta di luoghi altrimenti inaccessibili. A fare da guida al pubblico i protagonisti dell’archeologia, un’occasione da non perdere che non riguarda soltanto i siti italiani ma abbraccia l’Europa tutta, 30 Paesi per oltre 5mila eventi.

La manifestazione, nata in Francia nel 2010 («Journées nationales de l’archéologie» o Jna), dal 2019 si è estesa in tutta Europa, cambiando poi nome nel 2020 («Journées européennes de l’archéologie») sotto la guida dell’Inrap (Institut national de recherches archéologiques préventives) e del Ministero della Cultura transalpino con il patrocinio del Consiglio d’Europa. Per quanto riguarda il ricco calendario nostrano, risulta difficile dare conto di tutti gli appuntamenti organizzati da musei e soprintendenze con il MiC; pertanto, ci limitiamo a riportare solo «un assaggio» di quanto accadrà in quei giorni, immaginando di poter viaggiare da una parte all’altra dello Stivale.

Partendo da Aosta vale la pena segnalare le attività del Megamuseo nell’area megalitica di Saint Martin-de-Corléans, dove ci sarà la possibilità di assistere allo scavo di un tumulo funerario dell’Età del Ferro ubicato proprio all’interno della grande struttura museale che racchiude un incredibile palinsesto che dal Neolitico arriva all’età medievale. Inoltre, tra le aperture straordinarie previste vi è quella della Villa romana della Consolata alle porte della città e quella dell’Arco di Augusto il cui restauro è ancora in corso. Restando in tema, la visita al Giardino dei Ragazzi consentirà di scoprire un termopolio di oltre 2mila anni fa scampato alla costruzione di un parcheggio. Spostandoci all’estremità opposta, ad Aquileia il 14 giugno gli archeologi impegnati nel restauro del monumentale Foro romano daranno conto degli scavi portati avanti negli ultimi anni, mentre i restauratori mostreranno gli interventi eseguiti su strutture e reperti mobili. In Piemonte nel sito di Industria sarà possibile partecipare a laboratori nell’area archeologica, mentre ad Augusta Bagiennorum porte aperte al cantiere delle tabernae dell’antica città romana. Scendendo nel Lazio, anche nel Parco Archeologico di Gabii sono previsti incontri con gli archeologi, mentre a L’Aquila per il Museo Nazionale d’Abruzzo sarà l’occasione per presentare il nuovo parziale allestimento della Sala A con i reperti portati alla luce nel 2014 ad Amiternum e custoditi fino ad oggi nei depositi della Soprintendenza. Al Mann di Napoli visita gratuita della mostra «Tesori ritrovati», mentre più a sud, a Reggio Calabria, il passato dell’antica città sarà svelato nella piazza Italia e in via XXIV Maggio. Per il programma dettagliato consultare il sito, selezionando le singole regioni.

Due archeologi all’opera nel corso dei lavori di restauro al Foro Romano di Aquileia

Bianca Celeste, 12 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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