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Redazione GDA
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Giovanna Pastega
Il Campo di San Giacomo dall’Orio, nel cuore di Venezia, era fino a poco tempo fa uno dei luoghi della città meno segnati dal turismo di massa. Ora anche qui il Comune sta accogliendo offerte di speculatori. L’edificio che più rischia di perdere la sua identità è l’antico Teatro di Anatomia, costruito nel 1667 come alta scuola di chirurgia per lo studio e la dissezione dei cadaveri e, dal ’700, anche scuola di ostetricia all’avanguardia. Nel corso dei secoli il teatro anatomico è stato spesso ristrutturato e ha cambiato funzione, da osteria a centro sociale universitario, fino a quella attuale di centro ricreativo per i dipendenti della Regione.
La Giunta regionale stessa e l’assessore competente vogliono vendere l’immobile, che conserva l’originaria struttura a due piani, a una nota catena di ristoranti. Come giornalista e come veneziana, in collaborazione con le associazioni culturali Omnia, About e Il Caicio ho promosso una raccolta di firme (la petizione si può trovare su www.change.org) per impedire la vendita dell’edifico e ho elaborato un progetto che non solo salvi il Teatro Anatomico, ma lo renda un organismo vitale e utile per la città e per la Regione.
D’accordo con l’Ocrad, che ancora vi ha sede, e con le suddette associazioni, il Teatro di Anatomia diventerebbe un Centro di documentazione digitale della storia e delle tradizioni popolari veneziane e venete, dotato di un sito internet accessibile a tutti. Al suo interno, inoltre, verrebbero organizzati eventi quali mostre, conferenze, concerti.
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