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Daniele Milvio, Amanita, Roma

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Daniele Milvio, Amanita, Roma

Amanita. La galleria newyorkese apre a Roma con la personale di Daniele Milvio

L'artista non propone soltanto un ipnotico ciclo di tele monocrome sulla scala del girgio, ma uno spunto per allenare il senso critico individuale, sia in ambito estetico che sociale

Il 9 ottobre ha inaugurato in Via dei Banchi Vecchi 24, Roma, la sede italiana di Amanita. Un nuovo polo per la galleria newyorkese, destinata a prendere forma entro le mura di Palazzo Crivelli (o dei Pupazzi). In occasione del debutto è stata presentata la personale dell’artista Daniele Milvio (1988, Genova), la cui poetica verte paradossalmente, tra le altre cose, sul tentativo di riportare l’arte a una dimensione pratica e funzionale, libera dalle sovrastrutture a cui il pubblico è abituato da tempo. 

La mostra rivela così una serie di tele monocrome, in cui l’artista costruisce diversi rapporti formali utilizzando la scala del grigio. Le sfumature simmetriche di colore restituiscono immagini al contempo familiari e completamente irrealistiche, vicine agli effetti di un caleidoscopio desaturato. L’unico indizio per l’interpretazione dei lavori viene fornito da un estratto di «Questa sera si recita a soggetto», opera teatrale pubblicata da Luigi Pirandello nel 1910, nonché titolo della mostra stessa. Lo scritto, facente parte di una trilogia dedicata al metateatro, riflette sulla sequenza di relazioni che si formano parallelamente tra regista, attori e opera, focalizzandosi in particolare sul grado di presenza che l’artefice dovrebbe avere rispetto alla propria creazione. 

Il suggerimento delinea le intenzioni dell’artista, che propone non soltanto un ipnotico ciclo di opere, ma uno spunto per allenare il senso critico individuale, sia in ambito estetico che sociale. Inaugurare il nuovo spazio con le premesse che Milvio porta con sé è una scelta interessante: in primo luogo sottolinea la fiducia della galleria rispetto al pubblico, e, successivamente, dimostra la volontà di mantenere in futuro un alto profilo. 

Nonostante la cornice della mostra sia un palazzo del 1538, le opere al suo interno non appaiono anacronistiche, probabilmente in virtù di una simmetria che ben si sposa con gli ideali rinascimentali. Analizzando questo aspetto è doveroso menzionare la residenza dell’artista alla Fondazione Iris di Bassano in Teverina, dove i lavori esposti a Roma hanno avuto origine. Aperta nel 2023, la Fondazione si propone di ospitare artisti italiani e internazionali nelle stanze del Palazzo Altemps-Twombly, costruito anch'esso nella prima metà del Cinquecento. La dimora storica di Cy Twombly, ristrutturata per volere del figlio Alessandro e del nipote Caio Agosto, fondatore di Amanita insieme a Tommaso Rositani, Jacob Hyman e Garret Goldsmith, verrà quindi utilizzata per continuare un’importante tradizione culturale e artistica.

Daniele Milvio, Amanita, Roma

Daniele Milvio, Amanita, Roma

Beatrice Timillero, 28 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

Amanita. La galleria newyorkese apre a Roma con la personale di Daniele Milvio | Beatrice Timillero

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