L’opera «Get Carried Away, You Have the Right» (2023) di David Rios Ferreira nella rotonda della Penn Station. Foto David Plakke per «Art at Amtrak»

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L’opera «Get Carried Away, You Have the Right» (2023) di David Rios Ferreira nella rotonda della Penn Station. Foto David Plakke per «Art at Amtrak»

Alla Penn Station di New York creatività afro-futurista

Mentre il futuro dello snodo ferroviario è imbrigliato tra le maglie della politica, gli spazi del complesso sotterraneo ospitano, fino a gennaio 2024, due nuove installazioni d’arte

Il futuro della Penn Station, il tristemente noto snodo ferroviario di Manhattan che si trova sotto l’arena del Madison Square Garden, rimane incerto mentre politici, immobiliaristi e gruppi di cittadini discutono i meriti di progetti di ammodernamento in concorrenza tra loro. Nel frattempo, la compagnia ferroviaria nazionale Amtrak sta ravvivando gli spazi del complesso sotterraneo con nuove commissioni di arte pubblica e sta espandendo il suo programma ad altre stazioni. Le installazioni degli artisti del New Jersey Shoshanna Weinberger e David Rios Ferreira, organizzate dalla curatrice Debra Simon nell’ambito dell’iniziativa «Art at Amtrak», sono state inaugurate all’inizio di agosto e rimarranno esposte fino al gennaio 2024.

«Get Carried Away, You Have the Right» (2023) di Rios Ferreira si estende su quattro colonne a doppia altezza, due fregi e un murale centrale in una grande rotonda, rivelando immagini nello stesso tempo antiche e futuristiche. Ciascuna delle colonne presenta un’imponente figura ibrida i cui elementi attingono alle tradizioni indigene e preispaniche, nonché a fonti quali fumetti e immagini che l’artista ha trovato negli archivi di Amtrak. «Mi interessavano i treni, ma anche gli elementi di sfondo, come gli orari, le griglie, le mappe e le brochure degli orari», spiega Rios Ferreira, aggiungendo che la sua installazione riguarda «il modo in cui attingiamo dagli archivi e dalla storia per formare la nostra identità» (di recente l’artista ha anche realizzato un murale per una stazione della metropolitana di New York, a Brooklyn).
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Nel vicino atrio, Weinberger ha creato «Traveling Through Horizons» (2023), un’installazione che porta il cielo sottoterra, con un gradiente di colori, dall’arancione del primo mattino al blu crepuscolare, sovrapposto a motivi geometrici che evocano l’architettura moderna o la griglia della città. Sulle colonne dell’atrio, figure in silhouette, rese come motivi a strisce, incombono sui viaggiatori di passaggio. Per Weinberger, le figure riflettono la sua eredità ibrida, afro-caraibica e americana, e più in generale le identità emarginate.

«Le strisce sono codificatori della mia identità, ma anche dei confini, delle bandiere e dello spirito politico attuale», afferma Weinberger, alludendo alla forte polarizzazione del discorso politico statunitense. «Funzionano anche come codificatori della civiltà stessa, come i codici a barre». Le due installazioni portano una dose di cosmopolitismo, e di cosmicità, in uno spazio che molti considerano del tutto privo di carattere. Esse segnano la quarta iterazione del programma «Art at Amtrak» alla Penn Station e arrivano proprio mentre l’iniziativa si sta espandendo alla Union Station di Washington. La prima commissione, realizzata dall’artista ed educatore Tim Doud, debutterà a settembre e rimarrà in mostra fino all’inverno del 2024.
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L’opera «Traveling Through Horizons» (2023) di Shoshanna Weinberger nella rotonda della Penn Station. Foto David Plakke per «Art at Amtrak»

«Get Carried Away, You Have the Right» (2023) di David Rios Ferreira alla rotonda della Penn Station. Foto David Plakke for «Art at Amtrak»

Benjamin Sutton, 28 agosto 2023 | © Riproduzione riservata

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