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Jenny Dogliani
Leggi i suoi articoliTorino. Le dichiarazioni ufficiali informano che la 26ma Artissima ha portato all’Oval (dal 31 ottobre al 3 novembre) 55mila visitatori. Di questi 5.500 erano collezionisti (italiani e stranieri), 5mila hanno visitato la sezione Artissima Telephone alle OGR e 3.700 la mostra «Abstract Sex» da Jana boutique.
La maggior parte delle opere in fiera aveva prezzi sotto i 30mila euro e vendite tutto sommato soddisfacenti. Sopra quella soglia invece, a detta di molti galleristi, le vendite rallentavano parecchio.
«Si lavora meglio su fasce più basse, ma con qualche straniero interessato c’è anche la possibilità di aprire trattative importanti», affermava Fabrizio Paperini della galleria Continua in stand con opere di Sabrina Mezzaqui, Ornaghi & Prestinari, Hans Op De Beeck, Armando Testa, Giovanni Ozzola e altri che partivano da 5mila euro per arrivare ai 400mila euro di una grande scultura di Antony Gormley.
Dello stesso parere anche Carlo Repetto della galleria omonima: «Il contatto che avviene in fiera è molto veloce, il collezionista si avvicina facilmente e volentieri a un’opera che costa sotto i 10mila euro». Nel suo stand opere di Franca Sonnino, Maria Lai, Giulio Paolini, Luigi Ghirri, Pier Paolo Calzolari, Arcangelo Sassolini e Alessandro Piangiamore da 5mila a 300mila euro. «Tuttavia, aggiunge Repetto, c’è anche chi può comprare un’opera più importante su cui ha già meditato o di un artista che conosce bene».
Artissima si conferma un palcoscenico internazionale per stringere nuovi contatti, come testimoniano, tra gli altri, nello stand della galleria Gentili di Firenze tra opere di Vanessa Billy e Jessica Warboys da 8mila a 20mila euro: «Per noi le vendite sono state un po’ lente, ma siamo molto contenti per i contatti e le persone interessanti che abbiamo incontrato».
Sei i premi assegnati: il Premio Illy Present Future va all’artista cinese Aaajiao della galleria berlinese House of Egorn per un progetto sull’identità digitale; il Premio Sardi alla galleria Sokyo (Kyoto) per il lavoro di Kimiyo Mishima; il Premio Fico al giovane artista italiano Guglielmo Castelli presentato dalle gallerie Francesca Antonini (Roma) e Rolando Anselmi (Berlino, Roma); OGR Award a Yuri Ancarani per «Lapidi» (2018) della galleria Isabella Bortolozzi (Berlino); il Premio Refresh Irinox a Sheroanawe Hakihiiwe della galleria ABRA (Caracas) e il Campari Art Prize a Julian Irlinger della galleria Thomas Schulte (Berlino).
Quattro le opere acquisite dalla Fondazione CRT, per 250mila euro, da concedere in comodato d’uso al Castello di Rivoli («Red Violence» di Jordan Wolfson, 2017, Sadie Coles HQ, Londra) e alla Gam («Bottom» di Simone Forti, 1973, Raffaella Cortese, Milano; «Tramonto nello stadio» di Titina Maselli, 1973, Massimo Minini, Brescia; «Senza titolo» di Francesco Barocco, 2019, Norma Mangione, Torino). Artissima dà appuntamento dal 6 all’8 novembre 2020.

Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, durante lo svolgersi dell'edizione 2019 della fiera. Photo: Perottino-Piva-Bottallo / Artissima 2019
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