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Redazione GDA
Leggi i suoi articoliAlle aste del 26 e 27 giugno della casa svizzera Koller (le sessioni più vivaci sono state quelle di arte svizzera, arte impressionista e moderna e arte contemporanea) il lotto più conteso è stato un dipinto di Fernando Botero del 2003, «Mother and child», un olio su tela di 123x93,5 cm che era stimato tra 330 e 380mila euro e che ha raggiunto 393mila euro grazie a rilanci successivi da parte di offerenti in sala, clienti connessi online e un collezionista statunitense collegato al telefono che alla fine ha avuto la meglio sulla concorrenza.
Collezionisti svizzeri si sono invece dimostrati attivi nel settore dell’arte impressionista e moderna: nella fattispecie due opere di Pierre-Auguste Renoir, «Bagnante seduta, vista di dietro» e «Mazzo di anemoni» sono state acquistate da compratori elvetici per 277mila e 197mila euro, contro stime rispettive di 170-240mila e di 240-340mila euro.
Nella tornata dedicata all’arte svizzera, un dipinto di grandi dimensioni di Augusto Giacometti (1877-1947), cugino del padre del più famoso Alberto (1901-66), «Marseille II», una veduta del porto della città francese realizzata in olio su tela di 113x150 cm, aveva una stima di 340-430mila euro. Anche qui a spuntarla è stato un collezionista svizzero, che si è assicurato l’opera a una cifra (347mila euro) poco sopra la stima minima.
Una moltiplicazione delle stime si è verificata infine per un nudo femminile di Cuno Amiet: il ritratto di Hilda Trog del 1912, olio su tela, di 32x40 cm, ha superato di slancio le stime di 48-76mila euro ed è passato di mano a 271.600.
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