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Redazione GDA
Leggi i suoi articoliIl centro storico aquilano è attorniato da mura lunghe quasi 5,5 chilometri erette a partire da fine Duecento: pur tra ricostruzioni per i terremoti e, in qualche tratto, qualche edificio moderno troppo invadente, la cerchia urbica è piuttosto integra. Per le mura, di proprietà comunale, si è sbloccato un finanziamento da cinque milioni di euro del Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo: serve a completare i restauri e a creare lungo l’intero perimetro camminamenti illuminati.
A descrivere il progetto è Claudio Finarelli, architetto della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila e cratere che, in pensione, continua a seguire gli interventi avviati. Parla come «rup» (responsabile unico del progetto, il progettista e direttore dei lavori è Antonio Di Stefano): «Questo lavoro è frutto di una “buona pratica”: vi collaborano il Segretariato regionale dei beni culturali, la Soprintendenza, la Regione Abruzzo, il Comune. Mancano da restaurare solo poche decine di metri a Porta Barete e saranno finanziati da fondi dell’Unione Europea. Con i cinque milioni completiamo tutti i lavori e valorizziamo le mura».
Vale a dire? «Tranne dove le pendenze sarebbero da alpinisti, si potrà camminare lungo l’intera cinta muraria. Per tutto il perimetro sono previsti sistemi di video sorveglianza, una segnaletica con Qr Code che spieghi le mura e gli elementi paesaggistici e storici, aree di sosta e soprattutto un’illuminazione a risparmio energetico studiata appositamente». Se tutto fila con le gare d’appalto «i lavori potranno iniziare a primavera 2021».
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