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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliA Palazzo Guiccioli, 2.220 metri quadrati nel centro città, costruito alla fine del ’600, intitolato da inizio ’800 proprietà del conte Alessandro Guiccioli e oggi della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, il 30 novembre si inaugura, dopo lunghi restauri, il Museo Byron diretto da Alberta Fabbri, già conservatrice del Mar di Ravenna. La nuova struttura museale è dedicata al poeta inglese George Gordon Byron (1788-1824) che qui visse nel 1820-21 in occasione della relazione con la moglie di Guiccioli, Teresa Gamba.
Le sale narrano le vicende dei due protagonisti e la figura intellettuale del poeta morto giovane attraverso apparati multimediali e oggetti, documenti, stampe, edizioni di pregio, ritratti e busti dei protagonisti, lettere, medaglioni e ricordi sentimentali raccolti da Teresa. Il piano nobile di Palazzo Guiccioli ospiterà inoltre il nuovo Museo del Risorgimento (nel 1997 il Comune lo aprì in altra sede, per poi chiuderlo anni dopo), scelta logica visto che il soggiorno di Lord Byron coincise con il fecondo periodo dei primi moti carbonari. La raccolta è composta dalla Collezione Risorgimentale Classense, dalla Collezione Mario Guerrini donata al Comune di Ravenna nel 2002 e da quella della stessa Fondazione Cassa di Risparmio. Esposta una serie di dipinti, sculture, incisioni, fotografie, armi, divise, manifesti, medaglie, cimeli, carteggi e numerosi bandi, editti, proclami mentre un’ampia sezione è dedicata a Giuseppe Garibaldi, con oggetti concessi in deposito dalla famiglia di Bettino Craxi e dalla Fondazione Giovanni Spadolini «Nuova Antologia». Nel luogo trovano posto inoltre il Museo delle Bambole-Collezione Graziella Gardini Pasini e la neonata sezione italiana della Byron Society.

Veduta di un interno di Palazzo Guiccioli, Ravenna, 2024. © Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Foto: Giampiero Corelli, Ravenna
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