Inaugurata lo scorso ottobre, la sede palermitana della Fondazione Merz continua la riflessione sul ruolo dell’arte contemporanea nella complessità del mondo che la circonda. Dopo «L’Altro, lo stesso», esposizione inaugurale conclusasi a fine marzo, l’immenso hangar di ZACentrale in gestione alla fondazione torinese presso i Cantieri Culturali alla Zisa presenta «ordo naturalis, ordo artificialis» (dall’8 aprile all’11 settembre).
Una mostra collettiva che parla linguaggi diversi, distinti dai tempi della retorica classica: «Ordo naturalis ordo artificialis è certamente una contrapposizione antica, ma nel senso che costituisce un costante binomio, o se vogliamo la costante ricerca di un punto di equilibrio. Partendo dalla riflessione di Roland Barthes nella sua La Retorica Antica, Beatrice Merz ed io abbiamo immaginato di iniziare un dialogo con gli artisti su temi quali il rapporto tra il pianeta e gli individui che lo abitano», spiega Agata Polizzi, che affianca Beatrice Merz nella curatela.
Accanto alle opere di Mario e Marisa Merz, in mostra anche lavori di Andreco, dei registi libanesi Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, di Giorgia Lupi ed Ehren Shorday, e di Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani dell’associazione siciliana Aterraterra, dedicata alla biodiversità. Completa l’esposizione «Il Terzo Reich» del regista teatrale Romeo Castellucci, che mette in scena le derive ultra violente della comunicazione, vertiginosamente attuali. Tra performance e videoinstallazione, l’opera verrà presentata durante l’inaugurazione della mostra e in tre date successive: 20 aprile, 25 maggio e 22 giugno.
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