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A 800 anni dal primo presepe (quello vivente, voluto da san Francesco d’Assisi a Greccio nel 1223) e a 300 anni dalla nascita di Francesco Londonio (Milano, 1723-83), il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano presenta dal primo dicembre al 28 gennaio 2024 la mostra «Francesco Londonio e la tradizione dei presepi di carta» (catalogo Dario Cimorelli), curata da Alessia Alberti e Alessia Devitini.
Nella Milano del Settecento, Londonio era noto per i dipinti e le acqueforti di tema pastorale, e da un piccolo nucleo di questi lavori prende il via la mostra, che documenta la tradizione dei presepi di carta da ritagliare e dipingere attraverso antichi esemplari ad acquaforte conservati nella Raccolta Achille Bertarelli nel Castello Sforzesco, primi esempi di un’usanza giunta fino al XX secolo.
Il protagonista è però il presepe commissionato a Londonio dal conte Giacomo Mellerio nel settimo-ottavo decennio del Settecento, detto Presepe del Gernetto dal nome della villa in Brianza della nobile famiglia, conservato nel Museo Diocesano ed esposto per la prima volta nella sua interezza (60 le figure, dipinte a tempera su carta e cartoncino sagomati) dopo il restauro che gli ha restituito la freschezza originale.

Un particolare di un presepe di carta di Francesco Londonio

Il Presepe, detto del Gernetto, commissionato a Francesco Londonio dal conte Giacomo Mellerio
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