Dal 7 settembre al 23 ottobre il Museo d’Arte Orientale di Venezia (MAOV, Ca’ Pesaro) ospita la mostra «Vivaci trasparenze. Ceramiche di Yaozhou dalla Collezione Shang Shan Tang», curata da Sabina Rastelli.
Epicentro di questa produzione la fornace Yaozhou, nella Cina settentrionale, circa 100 km a nord di Xi’an con i suoi celebri guerrieri. Qui, a partire dal X secolo d.C., fu perfezionata la produzione di ciotole e di vasellame celadon nelle loro tonalità verdi-azzurre che evocano la giada.
La mostra, con le sue 96 opere, è organizzata per temi. L’inizio è dedicato all’ambito tecnologico. Si prosegue con le decorazioni intagliate o incise: peonie, metafora della sensualità femminile; crisantemi, emblema dell’autunno e della saggezza; loti (introdotti dal Buddhismo); bambini che giocano quale augurio di fertilità; anatre mandarine (emblema di fedeltà coniugale); tartarughe che sembrano nuotare nel liquore e animali mitologici.
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