Image
Image

5,5 milioni per Wannenes

Un novembre intenso per Wannenes che ha tenuto 6 aste con altrettanti cataloghi per un fatturato di oltre 5 milioni e mezzo

Anna Orlando

Leggi i suoi articoli

Si è iniziato con 530 lotti di argenti, avori, icone e oggetti d’arte russa (risultato: oltre il milione), seguiti dagli oltre 400 lotti di arredi che hanno fruttato 850mila euro circa. Entrambi questi incanti si sono attestati esattamente come da previsioni per ciò che riguarda le stime, con percentuali di venduto soddisfacenti, considerato il trend attuale, e con un invenduto di poco superiore al 20%.

A Milano si è poi svolta l’asta di arte moderna e contemporanea, con una selezione di 130 opere che hanno totalizzato 783.370 euro. A fine mese la vendita di gioielli tenutasi a Genova ha realizzato 784.496 euro, con un invenduto di circa il 30% dei lotti.

Sale la percentuale d’invenduto per i dipinti antichi e dell’Ottocento (36,5 %), per un totale che però ha raggiunto comunque il valore stimato per l’insieme imponente di oltre 900 lotti: un poco sotto la stima è rimasto l’Ottocento, dove ha fatto bene il «Riposo di Diana» di Friedrich von Amerling (27mila euro), un po’ sopra la stima complessiva l’antico.

Qui il top lot, una caravaggesca «Negazione di Pietro» che è valsa alla casa d’aste 86.800 euro a fronte dei 15-20mila delle stime, non ha convinto per l’improbabile attribuzione a un giovanile Bernardo Strozzi, a cui non ha creduto chi se lo è conteso. Ha vinto il fascino dell’inedito, probabilmente lombardo, celato sotto falso nome.

In un mercato in cui la trasparenza a livello internazionale consentirebbe di monitorare autore per autore le varie aggiudicazioni, questo è uno dei casi non infrequenti in cui vengono riversati nei database dati falsanti. Cosa che purtroppo non aiuta a fare chiarezza e la nebbia sulla materia delle attribuzioni, che in passato era ciò che dava un’allure fascinosa al settore, oggi pare piuttosto infastidire, e asseconda la scarsa fiducia di tanti investitori che preferiscono impiegare risorse su ambiti sorretti da dati meglio quantificabili.

Anna Orlando, 07 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Un confronto fra gli allestimenti a Palazzo Te tra gli affreschi di Giulio Romano e in mezzo ai capolavori della Galleria Borghese

Riceviamo e pubblichiamo una lettera della storica dell’arte Anna Orlando, in merito alle polemiche suscitate dalla mostra su Artemisia in corso al Palazzo Ducale di Genova

Ha il patrocinio del Rubenianum di Anversa il restauro della grande tela del pittore fiammingo per la Chiesa del Gesù a Genova

Paolo Verri affianca il sindaco di Genova Marco Bucci alla guida della finale di The Ocean Race 2023. Un appuntamento velistico internazionale trasformato in un evento culturale per tutti

5,5 milioni per Wannenes | Anna Orlando

5,5 milioni per Wannenes | Anna Orlando