Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
José da Silva
Leggi i suoi articoliNello «tsunami» di migliaia di mostre programmate per il 2019, con la redazione della nostra testata partner in lingua inglese «The Art Newspaper» abbiamo selezionato alcuni appuntamenti da non perdere o semplicemente curiosi suddividendoli secondo un criterio stagionale. Sfugge al criterio della stagionalità il suggerimento di Matera, Capitale Europea della Cultura per il 2019 (titolo che condivide con la bulgara Plovdiv): un «allestimento» che copre l'intero anno.
Nel «Giornale dell'Arte» di gennaio il giro del mondo in 3.331 mostre: dall'Australia all'Ungheria gli eventi previsti per il 2019 nelle principali sedi pubbliche di 377 città in 45 Paesi
Inverno: l’arte sulle vette
Scrollate via la neve dagli scarponi, calcatevi il berretto col pon-pon sulle orecchie e fissate il cielo dallo «Skyspace-Lech» commissionato a James Turrell, per la stazione sciistica austriaca di Lech am Arlberg. Poi, correte a St Moritz, in Svizzera, dove la Hauser & Wirth ha aperto la sua nona galleria con la mostra «Louise Bourgeois: Papillons Noirs» (fino al 2 marzo). Per certi versi rappresenta un ritorno a casa, dato che proprio a St Moritz il cofondatore della galleria Iwan Wirth ha organizzato la sua prima mostra, a soli 17 anni.
Sempre in Svizzera, dopo un giorno sul ghiacciaio di Mont Fort, potete teletrasportarvi al Verbier Art Summit (1-2 febbraio). Tra i relatori di quest’anno, selezionati dal curatore ospite Jochen Volz, ci saranno l’artista cubana Tania Bruguera e la direttrice della Tate Maria Balshaw. Il convegno mira a «coinvolgere il mondo dell’arte in una riflessione critica sulle sue responsabilità sociali e politiche». Per quanti non ce la fanno ad arrampicarsi fin lì, gli interventi saranno anche trasmessi in streaming su YouTube.
Per i frequentatori del versante italiano dell’arco alpino, il Forte di Bard (Aosta), accanto alle fotografie naturalistiche del concorso internazionale Wildlife Photographer of the Year, ha in calendario una mostra su Guercino, con opere da quadrerie e collezioni del Seicento.
Sorge a pochi passi dagli impianti di risalita l’Aspen Art Museum, negli Stati Uniti, munito di un ingresso dal tetto che simula l’esperienza di una discesa sugli sci. Il museo ospita una mostra su Margaret Kilgallen (12 gennaio-16 giugno), artista di San Francisco prematuramente scomparsa nel 2001, le cui fonti d'ispirazione ispirazione erano l’arte popolare americana e i graffiti.
Primavera: sboccia la scultura
Vi siete mai chiesti come sarebbe imbattersi nella scena di Edouard Manet in «Le Déjeuner sur l’Herbe» (1862-63), dove due uomini vestiti di tutto punto fanno un picnic con una donna nuda? Non chiedetevelo più: al Grounds for Sculpture di Hamilton Township, New Jersey, l’artista statunitense Seward Johnson ha ricreato la scena in bronzo («Dejeuner Déjà Vu», 1994). Ad aprile lo Storm King Art Center nella Valle dell’Hudson, nello Stato di New York, riapre per la stagione: è il momento migliore per perdersi nei suoi 200 ettari di prati e boschi, che ospitano oltre 100 sculture di artisti come Alexander Calder e Zhang Huan. Nel nord dell’Inghilterra, nello Yorkshire Sculpture Garden, gli artisti Dillan Marsh ed Eleanor Clare lanceranno una nuova opera audio intitolata «The Poacher’s Lament & Other Half Heard Tales», con un evento speciale nell’equinozio di primavera (20 marzo) che comprenderà una processione intorno al lago guidata da figure mascherate. In trasferta all'Inghilterra a Firenze, Antony Gormley riunirà nell'aula Magliabechiana degli Uffizi (26 febbraio-26 maggio) dodici sculture, alcune realizzate appositamente, in diversi materiali e dimensioni, che esplorano il corpo nello spazio e il corpo come spazio. Altre due saranno allestite negli spazi della collezione storica e una dominerà il paesaggio cittadino dall'alto della terrazza degli Uffizi.
Estate: sole, sabbia e Biennali
Una città costiera che ospita la biennale più famosa al mondo è tappa obbligata per gli amanti dell’arte e della spiaggia. Ma in piena estate chi ha voglia di starsene in centro città a sudare insieme a orde di turisti? Meglio aggiudicarsi un posto sulle spiagge sabbiose del Lido e andare in città per visitare la alla Biennale di Venezia (11 maggio-24 novembre) con un breve tragitto in vaporetto. Celebrata proprio a una Biennale di Venezia, quella del 2017, l’ottuagenaria artista e designer libanese Huguette Caland avrà la sua prima personale importante alla Tate St Ives (24 maggio-1 settembre), in Cornovaglia, dove potrete prendere ispirazione dal design erotico dei suoi caftani.
Da Venezia a Venice: se avete in programma una puntatina sulla costa occidentale degli Stati Uniti, evitate Venice Beach e optate per la Getty Villa a Malibu, costruito sul modello della Villa dei Papiri di Ercolano, sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 a.C. La villa ercolanese ospitava marmi greco-romani e busti bronzei, colorati affreschi e almeno 2mila rotoli di papiro, alcuni dei quali figureranno nella mostra «Dopo il Vesuvio: Tesori dalla Villa dei Papiri» (26 giugno-27 ottobre).
Autunno, andiamo
In Europa l'autunno è la primavera dell’arte, il momento in cui musei e gallerie pullulano di vita e di mostre kolossal. Da dove cominciare se non da Parigi, dove nel museo più famoso del mondo, il Louvre,c’è l’artista più famoso del mondo, Leonardo (cfr. l'articolo in questa pagina)? Saltato il Moulin Rouge, affrettate il passo verso il Grand Palais, dove vi aspettano El Greco (16 ottobre-10 febbraio) ma anche una mostra sull’artista emblema della Belle Epoque: Henri de Toulouse-Lautrec (9 ottobre-27 gennaio 2020). La rassegna si concentrerà sugli «obiettivi estetici e poetici» del creatore di celeberrime affiche, approfondendo l’influsso sulla sua opera di artisti come Edgar Degas. E a proposito di Degas: il Musée d’Orsay propone «Degas e l’Opera» (24 settembre-19 gennaio), la prima mostra incentrata sul tema del teatro dell’opera nei lavori degli impressionisti. Il Centre Pompidou gioca invece la carta di Francis Bacon, con una vasta mostra allestita dall'11 settembre al 20 gennaio.
A Londra ottobre significa Frieze, e nell’ultimo decennio molti musei della capitale hanno fissato le date delle loro mostre più importanti in modo da farle coincidere con la fiera. The Royal Academy of the Arts dedicherà le vaste gallerie principali a Antony Gormley (nel frattempo rientrato da Firenze), che riempirà uno degli spazi con fango e acqua. La Tate Modern ospiterà una mostra del pioniere della Video art Nam June Paik dal titolo «The Future is Now», che indagherà anche le sue collaborazioni con artisti come Joseph Beuys. Alla Tate Britain, «William Blake: the Artist» si preannuncia come una delle più grandi mostre sul poeta e pittore inglese da decenni. Il British Museum infine dedicherà la sua principale mostra archeologica dell’anno alla città di Troia.
Dal nostro calendario manca almeno una mostra, per incertezza sulle date. È la rassegna, tanto attesa, nel Palazzo Caffarelli di Roma, sulla Collezione Torlonia, la più importante raccolta privata di arte antica al mondo, 623 sculture, da oltre 40 anni invisibile in magazzino. «È soltanto rinviata, ci aveva assicurato in dicembre Salvatore Settis, curatore della mostra con Carlo Gasparri. Se tutto va bene, una data possibile per l’inaugurazione è l’ottobre 2019». L'aspettiamo.

La Getty Villa a Malibù

Antony Gormley «Lost horizon»

Bronzino (Agnolo di Cosimo di Mariano) «San Sebastiano» (particolare), 1533 circa. Foto: Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid

William Blake «Pity» c.1795. Foto: Tate Modern
Altri articoli dell'autore
In un panorama effervescente per l’arte moderna e contemporanea, la capitale portoghese sta diventando un grande ecosistema artistico
L’artista e musicista ha posizionato il suo cavalletto nello stand di Lehmann Maupin per dipingere dal vivo insieme ai suoi due figli
Il Royal Collection Trust, che gestisce i musei di Londra ed Edimburgo, non vuole fornire ulteriori dettagli sul cambiamento di rotta in «riconoscimento del nuovo regno»
L’ultranovantenne artista giapponese ha deciso di vivere in un ospedale psichiatrico, ma non smette di lavorare. Una grande mostra a Hong Kong e un nuovo catalogo ne ripercorrono la lunghissima carriera (e in autunno una «Infinity Room» arriverà a Bergamo)