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Redazione GdA
Leggi i suoi articoliPhilippe Daverio è morto questa notte all'Istituto dei Tumori di Milano, all’età di 70 anni. La notizia è stata data su Facebook da Andrée Ruth Shammah, regista e direttrice del Teatro Franco Parenti. Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano dal 1993 al 1997, nella giunta Formentini, era nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, in Alsazia.
Il pubblico televisivo lo ha conosciuto nel 1999 come inviato della trasmissione «Art'è» su Raitre. L'anno dopo è stato autore e conduttore della trasmissione «Art.tù», poi dal 2002 al 2012 autore e conduttore di «Passepartout», e nel 2011 di «Emporio Daverio» per Rai 5. Ha collaborato come opinionista per «Panorama», «Liberal», «Vogue», «Gente», ed è stato consulente per la casa editrice Skira. Nel 2008 era stato nominato direttore della rivista d'arte «Art e Dossier» della casa editrice Giunti.
«Intellettuale di straordinaria umanità, ha detto il Ministro per i Beni e le Attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, un capace divulgatore della cultura, uno storico dell'arte sensibile e raffinato. Con sagacia e passione, ha accompagnato le italiane e gli italiani nell'affascinante scoperta delle architetture, dei paesaggi, dell'espressione creativa, degli artisti, delle fonti del nostro patrimonio culturale».
È morto lo storico dell'arte Philippe Daverio, di Alberto Mattioli [La Stampa]
Addio a Daverio, mattatore della vita culturale milanese poi sedotto dalla politica e dalla tv, di Zita Dazzi [la Repubblica]
Morto Philippe Daverio, l'eterno ragazzone con il farfallino che ha spiegato l'arte in cattedra e in tv, di Pierluigi Panza [Corriere della Sera]
Morto Philippe Daverio, portò l'arte in tv, con gusto e ironia. E la Rai lo mandò via senza un motivo, di Aldo Grasso [Corriere della Sera]
Addio a Philippe Daverio. «Riusciva a portare l'arte a tutti», dice Vittorio Sgarbi, di Luca Roberto [Il Foglio]
Addio a Philippe Daverio, grande viaggiatore dall’intuito formidabile, di Leonardo Piccinini [Il Sole 24 Ore]
Un papillon per tutte le stagioni, di Franco Fanelli [Il Giornale dell'Arte]

Philippe Daverio
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1 maggio 1983: Umberto Allemandi dà vita a «Il Giornale dell'Arte», una data che segnerà la storia culturale ed editoriale del nostro Paese. 30 giugno 1983: nasce la casa editrice, destinata anche in questo caso a rivoluzionare per sempre il modo di esperire la storia dell’arte. 5 dicembre 2024, un nuovo capitolo di questa gloriosa storia: Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo finalizzano l’acquisizione del 100% dei rami industriali della Società Editrice Allemandi
Dal 2019 è direttrice esecutiva e chief curator dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz Mocaa) a Città del Capo