Zingare e incantatrici nell’appartamento del Doge

Myriam Zerbi |

Venezia. A Palazzo Ducale, una mostra traccia i contorni della figura artistica di Henri Rousseau (Laval, 1844-Parigi, 1910). Detto il Doganiere per il suo lavoro negli uffici del dazio di Parigi, impiego che ottiene dopo anni di vita militare e varie disavventure, nel suo breve arco creativo, racchiuso tra il 1886 e il 1910, il pittore francese inventò paesaggi fiabeschi, giungle rigogliose e primordiali con grandi figure femminili arcaiche, fissò gruppi familiari e scene campestri con immagini frontali e composizioni prive di prospettiva che sembrano recuperare l’incantata genuinità dell’infanzia. La rassegna, allestita dal 6 marzo al 5 luglio nell’appartamento del Doge, è organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con il Musée d’Orsay di Parigi, il patrocinio della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna, e prodotta da 24 Ore
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