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Walker Evans e gli esploratori

Chiara Coronelli

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L’XI edizione di Fotografia Europea riesplora la via Emilia sulle orme di Ghirri

Non poteva che essere «La via Emilia. Strade, viaggi, confini»: il titolo della XI edizione di Fotografia Europea, che si svolge nel trentesimo anniversario delle «Esplorazioni sulla via Emilia», l’opera corale pensata da Luigi Ghirri nel 1986 per raccontare «il volto di un paese reale». Si riprendono le fila di quel viaggio per ripartire dall’antica arteria romana e raggiungere il presente con la sua dimensione globale, con le sue nuove frontiere geografiche e sociali.

Come afferma il comitato scientifico, composto ancora da Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini, la rassegna 2016 «non intende soltanto aggiornare le immagini di trent’anni fa, ma soprattutto evidenziare come in questi tre decenni siano cambiati tanto il mondo quanto i modi di rappresentarlo, in particolare quanto siano cambiate la pratica e la teoria fotografica».

Dal 6 maggio Reggio Emilia ospiterà mostre (aperte fino al 10 luglio), seminari conferenze e spettacoli, secondo un programma che per la prima volta allarga la sua rete coinvolgendo altri organismi del sistema culturale regionale. Ai Chiostri di San Pietro, sede cardine del festival, Laura Gasparini presenta «1986. Esplorazioni sulla via Emilia», una selezione di immagini esposte nella collettiva di Ghirri, e firmate tra gli altri da Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Mimmo Jodice.

A restituire il clima di quella pagina della fotografia italiana, si trovano anche la maquette del catalogo, i provini a contatto e il materiale raccolto nei due anni di preparazione. Intanto, «2016. Nuove esplorazioni» completa il discorso con i lavori commissionati ad Alain Bublex, Stefano Graziani, Antonio Rovaldi, Sebastian Stumpf, Davide Tranchina, Paolo Ventura e Lorenzo Vitturi, impegnati a percorrere il territorio contemporaneo, tra realtà e invenzione.

Nella stessa sede si trovano anche «Exile», con le immagini di 24 fotoreporter dell’agenzia Magnum; il progetto «Diciottoventicinque»; e una mostra di libri con la quale la curatrice Ilaria Campioli invita a riflettere sul legame tra esplorazione e fotografia. Per la prima volta in Italia, a Palazzo Magnani si rende omaggio a un grande maestro del Novecento: «Walker Evans. Anonymous» e «Walker Evans. Italia» espongono oltre 150 fotografie dell’autore statunitense e 80 riviste. La prima, curata da David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé, si concentra sull’attività redazionale di Evans e sulla sua serie di ritratti anonimi.

Mentre l’altra, a cura di Laura Gasparini e appositamente realizzata per Fotografia Europea, presenta alcune delle sue immagini più note conservate nelle collezioni italiane, che hanno ispirato anche la poetica dei protagonisti delle esplorazioni del 1986. «Dalla via Emilia al mondo» è la collettiva per la quale il comitato scientifico ha riunito a Palazzo da Mosto le ricerche di Ziad Antar, Paola De Pietri, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djumaliev, Kent Klich, Bettina Lockemann, Maanantai Collective, Michael Najjar, Paolo Pellegrin, Katja Stuke & Oliver Sieber, autori provenienti da diversi Paesi europei che qui affrontano il tema dei confini e del viaggio, tra scatti e video.

L’industria del divertimento come fenomeno sociale è l’oggetto di «Disco Emilia» allo Spazio Guerra, illustrato dal «Dancing Emilia» di Basilico, e da Andrea Amadasi, Hyena, Arianna Lerussi e Antonio LaGrotta per l’attualità. «Nature attraverso» è il lavoro appositamente realizzato da Paolo Gioli ed esposto al Palazzo dei Musei, come la personale di Fabio Boni sui 150 anni della Croce Rossa.

A conferma dell’attenzione per le nuove generazioni, ai Chiostri di San Domenico si possono vedere i 5 progetti selezionati sugli oltre 250 partecipanti alla Public Call; a Palazzo Casotti «Sideways» è dedicata agli emergenti under 35; mentre la Galleria Parmeggiani accoglie autori radicati nel territorio con «Viaggio nel tempo dell’iPhonegraphy» di Giuliano Ferrari, e con la personale di Saverio Cantoni, a cura di Giovanna Calvenzi. Senza dimenticare un Circuito Off che conta oltre 300 tra rassegne ed eventi. (info: www.fotografiaeuropea.it).

Chiara Coronelli, 25 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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