Vocazione e comunità cristiana

La ragione più alta della dignità dell’uomo consiste nella sua chiamata alla comunione con Dio, ma anche con gli altri uomini

Bartolomeo Tutti i Santi Athos PAntokrator XVII
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La vocazione di una comunità cristiana sembrerebbe un argomento ovvio e scontato, che definiamo sulla base di un celebre brano all’inizio degli Atti degli Apostoli (2, 42-48): «Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati». L’immagine che ci offrono gli Atti degli Apostoli è
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