Vija rigenerante satura la coscienza

Una retrospettiva di Celmins al San Francisco Museum of Modern Art attesa da dieci anni

«To Fix the Image in Memory I-XI» (1977-82)» di Vija Celmins
Nancy Kenney |

San Francisco (Stati Uniti). Vija Celminsè meglio nota per le sue immagini ossessive e minuziosamente dettagliate di onde oceaniche e cieli notturni costellati di stelle. E in effetti, nel corso della sua carriera, è tornata ripetutamente su questi soggetti. Eppure queste opere sono notoriamente difficili da ottenere: l’artista lavora a un ritmo impegnativo e musei e collezionisti privati, desiderosi di acquistare suoi pezzi, hanno dovuto attendere a lungo. Sembra quindi coerente che la retrospettiva «Vija Celmins: To Fix the Image in Memory», al San Francisco Museum of Modern Art dal 15 dicembre al 31 marzo, abbia anch’essa sofferto di una lunga gestazione: dieci anni secondo Gary Garrels, curatore senior di pittura e scultura.

La mostra comprende circa 150 opere, grosso modo metà di ciò che la Celmins ha prodotto negli ultimi 55 anni. E sottolinea come l’artista ottantenne, lettone di nascita,
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