Versailles, Anish Kapoor dovrà rimuovere le frasi dei vandali dalla sua opera

L'installazione «Dirty Corner» è stata imbrattata con scritte antisemite. Un tribunale impone ora all'artista, ritenuto «complice di razzismo», di cancellarle

L'installazione di Anish Kapoor nei giardini di Versailles è stata vandalizzata per tre volte in quattro mesi
Margherita Criscuolo |

Parigi. A Versailles, nei giardini seicenteschi disegnati da Le Notre, i visitatori assistono alla trasformazione in nuova opera della monumentale scultura di Anish Kapoor «Dirty Corner», vandalizzata ripetutamente da quando, a giugno scorso, ha fatto il suo ingresso nella reggia.
Dopo Giuseppe Penone nel 2013 e Lee Ufan nel 2014, Kapoor (nato in India nel 1954, ebreo residente a Londra) è stato invitato a castello la scorsa estate, in occasione del trecentesimo anniversario della morte di Luigi XIV.

Fino al primo novembre sei maxi installazioni destabilizzano la percezione del paesaggio di Versailles, simbolo e rappresentazione del potere del Re Sole: il teatro sono i giardini e, per la prima volta, la sala Jeu de Paume, dove nel 1789 si tenne il «Giuramento della pallacorda» con cui i rappresentanti del Terzo Stato giurarono di non dividersi finché la Francia non avesse avuto una costituzione.
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