Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliDa Alfonso Artiaco, Lawrence Weiner (New York, 1942) presenta fino al 2 aprile nuove installazioni testuali e opere su carta. L’artista concettuale scrive le sue proposizioni abbinando segni grammaticali a simboli matematici, sovvertendo le convenzioni linguistiche e rendendo l’opera autonoma rispetto a tutte le forme espressive diverse dall’arte. Liberando il linguaggio dall’uso descrittivo e narrativo, Weiner fa perdere a esso ogni carattere oggettivo, mentre attribuisce al fruitore la possibilità di un’interpretazione sempre diversa e soggettiva.
L’opera, pertanto, viene colta solo in base alle proprie e individuali capacità di decodifica. Ciò determina la necessità per l’artista di far tradurre spesso i suoi «statement» nella lingua del Paese dove vengono fruiti. L’arte, dunque, è «cosa mentale», avrebbe detto Leonardo riferendosi alla pittura, e, pertanto, non richiede né una produzione materiale da parte dall’artista né un filtro tra l’opera e il fruitore. La sua costruzione è affidata, invece, alla presenza stessa del pubblico che, nell’atto stesso dell’interazione mentale con essa, consentirà all’opera di esprimere il suo meccanismo analitico.
Altri articoli dell'autore
Gli interventi da poco conclusi hanno riguardato l’«Atlante che sorregge il mondo» e l’orologio e del Planetario di Palazzo Reale, e una pendola da camino di Villa Pignatelli
È prevista per il 2026 la fine della ristrutturazione dell’ex Convento dei Padri Passionisti, situato nel parco della residenza reale, i cui spazi saranno destinati alla creatività, alla moda e al design italiani
Nel Vestibolo superiore l’artista armeno presenta l’installazione «Perduranza» e una performance di bambini
Un progetto curato da Laura Valente chiede la compartecipazione della cittadinanza, delle istituzioni e delle scuole a un Manifesto per le Future Generazioni di Napoli