Venturi, oltre l’astrazione e la figurazione

L’antologica della Galleria Il Ponte analizza la peculiarità del lavoro dell’artista toscano, realizzato attraverso sperimentazioni di materiali e tecniche diversissime

Un olio su gesso di Venturino Venturi (particolare)
Laura Lombardi |  | Firenze

La mostra di taglio antologico «Materie 1941-1981», ospitata dalla Galleria Il Ponte dal 28 gennaio fino al 17 marzo, a cura di Lucia Fiaschi e con il supporto scientifico dell’Archivio Venturino Venturi, è un’occasione per riflettere sulla peculiarità del lavoro dell’artista toscano Venturino Venturi (Loro Ciuffenna, 1918-Terranuova Bracciolini, 2002), già rilevata da Alberto Boatto e più volte dalla stessa Fiaschi, ovvero sul superamento di ogni possibile divisione tra figurazione e astrazione, come ad esempio nel bronzo «Ventre», e anche sulla piena adesione tra idea e pratica, tra concezione mentale e realizzazione attraverso sperimentazioni di materiali e tecniche diversissime.

Se nelle sculture degli anni Quaranta, il cemento viene plasmato e patinato, come nel «Ritratto della madre» del 1941, più rudi e scabre sono invece le superfici di opere come «Minatore» del 1949 o «Le mani» del 1976. Nei lavori su carta si traduce la forza vibrante della scultura: partendo dall’idea del monotipo, Venturi stende la materia dell’olio su tavola o cemento e vi adagia poi la carta che sarà lavorata dal retro, impressa dal segno rude, mentre il colore è trasferito tramite la pressione dello strumento o dalle mani stesse.

Completa il percorso un nucleo di chine su tavole non preparate, con effetti di profondità e luminescenza. Affine alle ricerche di altri grandi del Novecento (quali Moore e Fontana), Venturi godette della stima di poeti e letterati sebbene oggi non abbia raggiunto ancora un riconoscimento critico adeguato. In occasione del finissage, il 17 marzo, verranno presentati due volumi a cura di Lucia Fiaschi e Nicoletta Mainardi, editi da Gli Ori.

© Riproduzione riservata
Calendario Mostre
Altri articoli di Laura Lombardi