Irina Bokova, direttrice generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la Cultura arrivata a Venezia nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni dell’acqua alta, ha garantito: Venezia continuerà a far parte dei siti dell’Unesco

Una correzione di rotta rispetto a quanto era stato ventilato nel luglio scorso, a Istanbul, e che aveva scatenato un’irritata e dura reazione da parte del sindaco, Luigi Brugnaro. Una stretta di mano in municipio ha posto fine alla querelle.

Naturalmente restano le criticità, relative al delicato ecosistema lagunare (messo in pericolo anche dal ventilato scavo del canale delle Trezze), all’inquinamento, al moto ondoso di un traffico acqueo ormai diventato insostenibile e non solo a causa del passaggio delle grandi navi e, infine, allo spopolamento della città (il conteggio spietato del computer della farmacia a San Bartolomeo indica 55mila) speculare all’insostenibile pressione di oltre 20 milioni (o sono 30? C’è molta imprecisione a riguardo) di turisti. Una problematica molto complessa, come si vede, che va ben oltre il pur meritorio impegno nel restauro svolto in questi cinquant’anni dai Comitati Privati affiliati all’Unesco.

Le soluzioni non sono semplici, spesso provocano conflitti, ma intanto il clima si è rasserenato, grazie alla disponibilità delle diverse parti in causa.
In particolare il sindaco Brugnaro ha messo al lavoro una commissione che valuti le diverse proposte avanzate per contenere il turismo mordi e fuggi (ticket, tassa di soggiorno, accesso contingentato a piazza San Marco sono solo alcuni esempi). Obiettivo, ambizioso, ma non impossibile: arrivare a un regolamento in occasione del prossimo Carnevale. Nel 2017 il Martedì grasso cade il giorno il 28 febbraio.

Nel frattempo l’Unesco e il Comune si sono dati un nuovo appuntamento fra qualche settimana a Parigi, nella sede dell’Organizzazione Internazionale.

#Venexodus. La protesta dei residenti
Dopo le lenzuolate estive con la scritta #veneziaeilmiofuturo e dopo la scorribanda per le strade del centro con i carrelli della spesa, sabato 12 novembre è stata la volta dei trolley, come a dire ce ne andiamo via, a Mogliano, luogo della residenza del sindaco Luigi Brugnaro. Il corteo, all’insegna di #Venexodus, promosso da alcune associazioni giovanili, tra cui Generazione 90 aveva come obiettivo quello di ottenere la disponibilità degli alloggi di proprietà del Comune vuoti.
I manifestanti, circa 500 sono partiti da campo San Bartolomeo per approdare a Ca ‘ Farsetti, sede del municipio. Al corteo hanno anche aderito molti rappresentanti della Giunta, tra cui il vicesindaco Luciana Colle e l’assessore al turismo, Paola Mar, peraltro contestati. Il che non ha impedito che i manifestanti fossero ricevuti per un colloquio di due ore, ottenendo alcune promesse, specie per quanto riguarda il social housing.

Senza peraltro che si ponga, per ora, un freno al cambio d’uso, quello che permette agli appartamenti privati di trasformarsi in bed&breakfast e ai palazzi di diventare alberghi. Non solo a San Marco, ma ormai in tutto il centro storico.