Una fotografia della famiglia d'oggi
Alle Deichtorhallen una collettiva esplora modalità alternative di narrare le parentele più intime

«Family Affairs. La famiglia nella fotografia di oggi», la collettiva che Deichtorhallen allestisce fino al 4 luglio nella Haus der Photographie, offre una panoramica dell’attuale fenomeno famiglia, organismo che si adatta alle trasformazioni della società e dei rapporti interpersonali, e che per essere narrato richiede nuovi approcci e linguaggi.
Il curatore Ingo Taubhorn ha invitato 23 fotografi di fama internazionale a prendere parte a un discorso che molto l’ha coinvolto in prima persona anche in veste di artista: nelle sue serie «Padre-madre-io» e «I vestiti di mia madre» s’intravedeva già un desiderio di narrazione alternativa delle parentele più intime. I progetti che ha selezionato per la mostra ne seguono la falsariga, sia guardando a precedenti illustri, sia rinnovando questo genere fotografico.
Nel percorso si ritrovano le immagini sature di Elinor Carucci che in una prossimità esasperata fotografa i propri figli, l’intimità, il corpo che invecchia, le generazioni; i ritratti che Grégoire Korganov ha scattato a padri di tutte le età in posa con i loro figli; la vulnerabilità e il dolore che Daniel W. Coburn restituisce per fare ammenda della visione edulcorata dell’album di famiglia; lo sguardo che Katharina Bosse rivolge alla maternità riprendendosi con i suoi figli.
E ancora, Lebohang Kganye, Nancy Borowick, Akihito Yoshida, Lucia Herrero e altri. L’obiettivo svela mondi che mettono in discussione le norme e i modelli di ruolo convenzionali, tra nuove unioni genitoriali e nuovi rapporti intergenerazionali, tra maternità single e/o in età avanzate, e inediti stili familiari.