Un universo nell’Università

La Sala di Lettura di Gio Ponti
Susanna Paparatti |

Sono programmate durante il fine settimana le visite guidate che dal prossimo mese di giugno faranno conoscere al pubblico le meraviglie architettoniche, gli affreschi, i dipinti e gli arredi dell’attuale sede dell’Università di Padova, la seconda per antichità in Italia, fondata nel 1222 (per prenotare le visite: www.unipd.it). Il complesso monumentale che la compone, noto ai più quale Palazzo del Bo, narra una storia affascinante che attraversando i secoli ci ha consegnato la viva testimonianza dell’operato di architetti e artisti illustri, di accorpamenti, donazioni e ampliamenti che di fatto hanno sancito l’esistenza, oramai più formale che sostanziale, di un Bo storico e originale, seppur con i numerosi interventi che ne hanno modificato l’aspetto, e un altro nuovo: «Nella percezione del turista, ma anche del padovano, il Bo è solo quello storico, ovvero il comparto più antico del Palazzo concentrato
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© Riproduzione riservata La Sala dei Quaranta con la cattedra di Galileo Galilei e i ritratti degli studenti stranieri realizzati da Gian Giacomo Dal Forno nel 1942, Veduta notturna del Cortile Nuovo progettato da Ettore Fagiuoli. Il «Palinuro» (1947) di Arturo Martini Sala detta Basilica con le dodici colonne rivistite  in stucco rosso disegnate, come il soffitto e gli arredi,  da Gio Ponti
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