Un’ubriacatura d’arte
Curata da Annalisa Scarpa e Nicola Spinosa, «Arte e vino», in corso al Palazzo della Gran Guardia fino al 16 agosto, è una rassegna che, attraverso il tema, o pretesto, del vino, è capace di coniugare una lettura trasversale dell’arte figurativa dal Cinquecento al Novecento con il rigore di una selezione per la quale i curatori si sono affiancati a una quarantina di specialisti internazionali. Pittura e scultura predominano rispetto alle arti decorative, alle quali si accenna con alcuni manufatti come vetri, maioliche o porcellane legati al mondo vinicolo. Vino e arte sono intesi come veicoli di forti identità territoriali e il loro legame viene esplicitato dalle opere in mostra, circa 170 da tutto il mondo, distribuite in diverse sezioni: mitologia, religione, mondo dei sentimenti, della convivialità e del lavoro. È uno sguardo ampio, che inizia con le radici più antiche della nostra cultura, con
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)