Un'occasione maestosa

Si può vedere da vicino Simone Martini

Il restauratore Massimo Gavazzi nel cantiere della «Maestà» di Simone Martini
Laura Lombardi |  | Siena

Vedere da vicino la «Maestà» di Simone Martini è l’opportunità unica offerta dalla manutenzione conservativa che a venticinque anni dall’ultimo intervento si sta svolgendo con ponteggi aperti al pubblico. L’operazione, che comporta anche una nuova campagna di ricerche scientifiche sul grande affresco, circa 70 metri quadrati, sulla parete nord della Sala del Mappamondo nel Palazzo Pubblico di Siena, si svolge in parallelo alla preparazione della mostra su Ambrogio Lorenzetti, prevista per l'autunno (dal 22 ottobre al 21 gennaio 2018, Ndr), anch’essa occasione di numerosi restauri. Il cantiere aperto, l’evento più importante del cartellone «Estatinsiena», si svolge sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo.
«Si tratta di un’opera complessa per la quale Simone Martini ha impiegato molti anni, spiega Alessandro
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