Un musulmano racconta il Cristianesimo

Navid Kermani, persiano tedesco, guarda che cosa nelle opere d’arte unisce e differenzia le due culture

L'angelo di Caravaggio che illustra la copertina del libro di Navid Kermani
Elena Casalini |

L’arte, la ricerca del bello come ponte tra culture. E l’arte sacra nello specifico, l’arte divina, come centro focale del dialogo tra religioni. Questo è il basso continuo di un libro che suona come la più mistica ed emozionante partita barocca per organo. È un libro che eleva: il morale, la coscienza, la conoscenza. Scritto senza pretesa alcuna di essere un testo per specialisti del settore, l’autore persiano-tedesco Navid Kermani riflette sul cristianesimo, sull’Islam, sul dialogo tra le due fedi, sull’arte che le unisce e differenzia, su quel Dio che come i gatti istanbulioti resta silente seppur invocato.

L’opera narra, con una lingua cristallina (un plauso al traduttore), la ricerca di Dio da parte dell’uomo, quête cavalleresca in cui l’arte sacra cristiana si fa portolano, spiegata da un capitano di ventura ai suoi marinai. Quaranta capitoli per altrettante opere che narrano il
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Elena Casalini