Un museo della schiavitù costruito da lavoratori schiavizzati

Gareth Harris |  | Doha

Un vasto complesso museale, che incorpora un’istituzione dedicata alla storia della schiavitù, è stato inaugurato a Doha. È l’ultima scommessa dello Stato ricco di petrolio per riposizionarsi come centro nevralgico della cultura. Le organizzazioni per i diritti umani hanno criticato il Qatar per le pessime condizioni lavorative riservate ai lavoratori immigrati impiegati nella costruzione di musei e stadi in vista della Coppa del Mondo 2022. Quattro musei sono stati inaugurati in ottobre all’interno di un nuovo quartiere a destinazione commerciale e residenziale chiamato Msheireb. L’intervento da 5,5 miliardi di dollari è finanziato dalla sceicca Mozah bint Nasser, seconda moglie dell’ex emiro del Qatar. Gli oggetti esposti e le mostre a Bin Jelmood House ripercorrono la storia del commercio globale degli schiavi. «Il museo esplora il ruolo giocato dall’Islam nel fornire linee guida sul trattamento umano
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