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Tina Lepri
Leggi i suoi articoliPer la prima volta si avvia uno scavo archeologico nella navata centrale della basilica di San Colombano, a Bobbio, fondata nel VII secolo dai reali longobardi e dal monaco irlandese Colombano (sepolto nella cripta), divenuta uno dei più importanti centri della cultura cristiana. Meta di pellegrinaggi nell’Europa medievale è tra i pochi complessi monastici a vantare una spettacolare cripta con pavimento coperto da eccezionali mosaici colorati ben conservati: non una semplice decorazione ma l’intera storia del secondo libro dei Maccabei «scritta» nell’anno 1000 e riscoperta casualmente nel 1910.
Le prospezioni con georadar del 2014 hanno rilevato una particolare concentrazione di «evidenze strutturali ancora sepolte» proprio sotto la navata centrale. Il sondaggio stratigrafico, partito il 9 febbraio scorso, consentirà di indagare la consistenza del giacimento e le fasi edilizie più antiche del complesso monastico. I risultati dello scavo saranno presentati e discussi con il pubblico ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì.
L’inedita iniziativa è stata presa dal folto team internazionale di archeologi e studenti impegnati nei lavori. Le indagini rientrano nel progetto «Making Europe: Colombanus and his legacy» che coinvolge ricercatori di tutta Europa (Italia, Francia, Irlanda, Gran Bretagna, Svizzera) e studiosi statunitensi. Tutto inizia nel 2010 con il progetto incentrato sulla figura di Colombano, sui monasteri da lui fondati e sull’eredità spirituale e soprattutto culturale conservata nei tanti antichi complessi monastici di cui quello della Basilica di Bobbio è il più famoso e antico.
Tutto dovrebbe concludersi il 21-22 novembre prossimo con un convegno internazionale e una mostra nella Basilica dei reperti recuperati e di quelli conservati e salvati dai tanti saccheggi e furti subiti nel corso dei secoli. Fin dal 2010 collaborano al progetto la Soprintendenza dell’Emilia-Romagna, l’Università del Piemonte Orientale, la National University of Ireland-Galway e il Cnrs francese (Centre National de la Recherche Scientifique).
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