Un Gutai spensierato
Approdato alla pittura senza alcuna formazione accademica e giunto per pura casualità a impossessarsi del processo artistico che lo ha reso celebre, Yasuo Sumi (1925-2015) è stato uno dei protagonisti del movimento Gutai, a cui aderì nel 1954, un anno dopo la sua fondazione da parte di Jiro Yoschihara.
Sumi era stato incoraggiato ad avvicinarsi alla pittura da un altro importante membro del gruppo, Shōzō Shimamoto, che aveva intuito, nelle sue prime esperienze artistiche, una dirompente forza espressiva e, nel suo linguaggio interdisciplinare in cui si combinavano arti figurative, calligrafia, teatro e happening, una peculiare affinità estetica con il principale movimento d’avanguardia giapponese del dopoguerra.
A Sumi Abc-Arte dedica, a pochi mesi dalla sua scomparsa, la grande antologica «Nothing but the future», aperta sino al 31 maggio ed estesa alla sua intera produzione attraverso opere dal 1954
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