Un fiume in piena per l’antiquariato librario: la collezione T. Kimball Brooker
Sotheby’s New York inizia l’11 e 12 ottobre a disperdere 1.300 libri rari di un appassionato bibliofilo americano che in mezzo secolo ha dato vita a una raccolta sterminata

Un collezionista colto, che è sempre andato alla ricerca del meglio in fatto di libri rari puntando all’eccellenza, di stampa e di conservazione, è T. Kimball Brooker, un appassionato bibliofilo americano che in circa cinquant’anni ha dato vita a una raccolta sterminata di libri antichi, principalmente incentrata su testi del Rinascimento francesi e italiani, molti dei quali editi dal grande tipografo veneziano Aldo Manuzio e su legature originali.
In tempi difficili per la scarsità di offerta di opere d’arte strepitose, Sotheby’s ha messo a segno un ottimo affare, aggiudicandosi l’incarico di disperdere in ben otto aste la preziosa collezione composta di oltre 1.300 pezzi, valutata più di 25 milioni di dollari (le prime due sessioni di vendita si terranno a New York l’11 e il 12 ottobre, le altre nel corso del 2024 e 2025, per non esaurire in una sola volta le non illimitate risorse dell’esiguo mercato).
Ampiezza e specializzazione contraddistinguono la collezione, che vanta anche edizioni multiple di uno stesso titolo e varianti, oltre a provenienze illustri. Il fiore all’occhiello sono le aldine, quasi mille opere datate fra il 1490 e il 1590 circa, stimate oltre 10 milioni di dollari (la più ampia collezione del genere a raggiungere il mercato in un secolo). Includono ben 10 edizioni appartenute alla biblioteca di Jean Grolier, tesoriere del re di Francia nel XVI secolo, celebre per le raffinate legature dei suoi libri.
Ma in catalogo sono presenti anche volumi appartenuti a teste coronate come Francesco I ed Enrico II, al bibliofilo Tommaso Maioli, segretario di Caterina de’ Medici, ai banchieri tedeschi Fugger, al cardinal Carlo Borromeo, al collezionista genovese Giovanni Battista Grimaldi e ad alcuni componenti della famiglia bellunese Pillone, la cui raccolta vantava libri dipinti nei tagli da Cesare Vecellio, cugino di Tiziano.
«Brooker ha sempre acquistato solo esemplari ai massimi livelli, rimettendo talvolta sul mercato le sue seconde e terze scelte e cercando gli oggetti di maggior pregio, come i libri stampati su pergamena o su carta blu, commenta Paolo Rambaldi, titolare della libreria antiquaria Mayfair Rare Books di Londra. Egli incarna la tipologia, ormai assai rara, del collezionista dotto».
Alla professione di finanziere, presidente della società di investimenti Barbara Oil, ha affiancato una laurea in letteratura francese e due master le cui tesi si rivolgevano ai libri rari come scudo anti inflazione e alle legature del XVI secolo.
«Oggi domina invece un collezionismo più estemporaneo e legato alle mode. Forse c’è solo un altro bibliofilo francese che può competere con lui, ma la sua collezione è circoscritta a manoscritti e legature. Senz’altro Brooker si distingue per due caratteristiche: la sistematicità, dato che ha spesso comprato anche edizioni minori per dare completezza al suo insieme, e l’essere democratico. Pur avvalendosi dei consigli di un famoso mercante inglese, suo consulente, ha infatti amato condurre i suoi acquisti in proprio, non prediligendo un unico fornitore ma frequentando le fiere e dimostrandosi disponibile al dialogo con chi gli proponeva le sue opere».
C’è quindi grande attesa sugli esiti di una vendita che si prospetta come un evento, con un’offerta aperta apparentemente a tutte le tasche poiché le stime variano da poche centinaia di dollari fino alla più alta di 600mila. Una novantina di volumi fra i più preziosi saranno battuti proprio l’11 e 12 ottobre. Fra questi si fanno notare il Terzo libro e le Regole generali di architettura di Sebastiano Serlio, in carta azzurra, stampati da Francesco Marcolini con dedica nel Terzo libro a Francesco I re di Francia che sostenne i costi di pubblicazione (400-500mila la stima).
Sono presentati anche una prima edizione della traduzione francese dell’Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna del 1546, con rilegatura per Marx Fugger (300-400mila) e un manoscritto del Trattato sulla pittura di Leonardo da Vinci, realizzato dal suo allievo Francesco Melzi che trascrisse e organizzò i 18 manoscritti originali, molti dei quali custoditi ora nella Biblioteca Vaticana (150-200mila).
«Ci sono tutti i presupposti per il successo della vendita che coniuga la qualità dei volumi al prestigio del proprietario. L’ampiezza della scelta consente agli appassionati di acquistare ciò che manca alla propria collezione portandosi a casa un oggetto appartenuto al maggiore collezionista vivente, aggiunge Rambaldi. Nell’ambito delle edizioni aldine, per esempio, è bene ricordare che la produzione d’oro che spunta le maggiori quotazioni riguarda soprattutto gli incunaboli degli inizi del Cinquecento, le prime edizioni di classici del pensiero greco e latino e opere del primo Rinascimento come Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione. Dopo gli anni ’40 del XVI secolo, quando la stamperia di Manuzio passò al figlio Paolo e poi al nipote Aldo, le tirature cominciarono ad ampliarsi inaugurando un periodo più commerciale che oggi offre l’opportunità di buoni acquisti con una spesa contenuta da qualche centinaia fino a poche migliaia di euro».