Un disegno ora attribuito a Raffaello va all’asta da Dorotheum

L’opera riscoperta è uno studio preparatorio per l’affresco della Battaglia di Ponte Milvio esposto negli appartamenti papali del Vaticano

Particolare dello Studio per la Battaglia di Ponte Milvio di Raffaello, che andrà all’asta in ottobre da Dorotheum a Vienna. © Dorotheum
Gareth Harris |  | Vienna

La casa d’aste viennese Dorotheum offrirà il mese prossimo (il 25 ottobre) un’opera su carta attribuita al tardo periodo di Raffaello. Il disegno in gesso rosso di un cavallo e di un cavaliere, «Studio per la battaglia di Ponte Milvio», ha una stima compresa tra 400 e 600mila euro. Sul retro del foglio figurano disegni dell’assistente di Raffaello, Polidoro da Caravaggio, probabilmente eseguiti successivamente.

Secondo quanto riporta la casa d’aste viennese, Paul Joannides, professore emerito di storia dell’arte all’Università di Cambridge, ha approvato le attribuzioni sia per Raffaello, sia per Polidoro da Caravaggio. Il disegno di Raffaello è uno studio preparatorio per una sezione dell’affresco raffigurante la Battaglia di Ponte Milvio nella Sala di Costantino in Vaticano. 

Raffaello non visse abbastanza per vedere il completamento di quest’opera (morì infatti nel 1520) ma il suo allievo Giulio Romano portò a termine il dipinto. «Lo studio è particolarmente significativo per il suo ruolo nell’ambito di uno dei progetti artistici più ambiziosi del XVI secolo: la decorazione degli appartamenti papali in Vaticano», si legge in un comunicato di Dorotheum.

«I dettagli compositivi e stilistici confermano che si tratta di uno studio preparatorio di Raffaello per il celebre affresco», ha dichiarato Mark MacDonnell, specialista di Pittura Antica di Dorotheum. «Possiede un’energia, una verve, un movimento e una qualità che rendono questo foglio una rarità eccezionale».
Lo Studio per la Battaglia di Ponte Milvio di Raffaello, nella sua interezza. © Dorotheum
Secondo Dorotheum, l’opera recto e verso si trovava in una collezione privata in Francia fino agli anni Trenta, quando fu probabilmente acquistata dallo studioso e collezionista Iohan Quirijn van Regteren Altena. Nel 1940 egli pubblicò entrambi i disegni sulla rivista britannica «The Burlington Magazine», attribuendo le opere a Pieter Paul Rubens. L’opera venne venduta da Christie’s Parigi nel 2015 (descritta come «Scuola italiana, XVI secolo»), quando fu acquistata dall’attuale proprietario.

All’inizio di quest’anno, gli esperti di pittura antica hanno messo in discussione un dipinto recentemente attribuito a Raffaello utilizzando un programma di intelligenza artificiale. A gennaio, team di ricerca dell’Università di Bradford e dell’Università di Nottingham hanno dichiarato di aver utilizzato una nuova tecnologia di riconoscimento facciale per esaminare il Tondo de Brécy, confrontando i volti dell’opera con quelli della Madonna Sistina.

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