Un capolavoro del primo Cristianesimo
Il pavimento musivo della Basilica di Aquileia narra la storia del profeta Giona: gli è dedicato un libro che affianca il rinnovamento del museo dell’antica colonia romana

Nel 136mo anniversario della sua apertura, avvenuta il 3 agosto 1882 nella villa neoclassica dei conti Cassis Faraone da parte del governo austro-ungarico come Imperial Regio Museo dello Stato, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia presenta il nuovo allestimento, che intende valorizzare l’antica città romana nel rapporto con il suo territorio. L’intera area archeologica, dal 1998 iscritta nella lista Unesco del Patrimonio mondiale dell’umanità, è nota soprattutto per i mosaici, ora particolarmente valorizzati.
E proprio allo splendido ciclo musivo della Storia di Giona è dedicato il recente libro La storia di Giona nei mosaici della Basilica di Aquileia, edito da Allemandi per la Fondazione Aquileia nell’ambito del programma «Archeologia ferita», che dal 2015 porta al Museo Archeologico Nazionale reperti e opere provenienti da musei e siti devastati dal terrorismo fondamentalista nel
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