Un’asta senza riserve: dal secolo d’oro olandese ai paesaggi romantici

La collezione ginevrina dell’investitore Jacqui Eli Safra all’incanto da Christie’s durante la Classic Week

«Suonatrici di liuto e un angelo» di Pietro Paolini, stima 500-700mila dollari © Christie’s
Carlotta de Volpi |

Il 25 gennaio, all’interno della Classic Week di Christie’s New York è prevista la vendita di una sostanziosa selezione di opere appartenenti alla collezione dell’investitore ginevrino J. E. Safra. Una raccolta eclettica che percorre ben quattro secoli di storia dell’arte, dalle lussuose nature morte del Secolo d’oro olandese, passando dalla drammatica pittura barocca, fino a sublimi paesaggi romantici.

Tutti i 76 lotti verranno offerti senza riserva, il che significa che saranno venduti al miglior offerente; scelta stimolante ma potenzialmente rischiosa, che potrebbe incoraggiare sia collezionisti affermati sia quelli emergenti, dando la possibilità di acquistare opere della collezione a prezzi più accessibili e al di sotto della stima indicata.

Francois de Poortere, responsabile del dipartimento Old Masters di Christie’s New York, afferma che «si tratta di una delle collezioni di dipinti antichi più belle e diversificate presentate sul mercato negli ultimi tempi. La passione del signor Safra è alimentata da una straordinaria curiosità per molti campi diversi del collezionismo, ognuno dei quali è rappresentato con esempi notevoli».
«Ritratto di gentiluomo con guanti in mano» di Joos van Cleve, stima 1-1,5 milioni di dollari  © Christie’s
Nell’ambito del Rinascimento fiammingo e olandese troviamo Joos van Cleve, noto ritrattista attivo ad Anversa nel XVI secolo, con «Ritratto di gentiluomo con guanti in mano». La figura dell’uomo, di cui non conosciamo l’identità, è sfarzosamente vestita ed emerge con enfasi sullo sfondo verde scuro; i suoi guanti, riccamente dettagliati, simboleggiano ricchezza e status nella ritrattistica dell’epoca (stima 1-1.5 milioni di dollari). L’olio su tavola di Jan van Hemessen databile intorno al 1554 offre invece una riflessione provocatoria e brutale sulla brevità dell’esistenza umana: «Così come nasciamo, moriamo» si legge sul cartello sorretto dal fanciullo ritratto nudo in un paesaggio desolato e ostile (1-1.5 milioni).

La natura morta di Jaspar Geeraerts offerta all’incanto rappresenta l’apice dello stile del Secolo d’oro olandese (XVII secolo). La brocca d’argento, un piatto di peltro, l’esotico melograno e un rigoglioso grappolo d’uva riflettono la ricchezza e la portata globale dei Paesi Bassi dell’epoca (200-300mila). In contrasto, «La merlettaia» di Pieter Jacobsz mostra una donna al lavoro, circondata da oggetti domestici e vestita con il tipico corpetto rosso sopra una tunica bianca (300-500mila).
«Le Guitarrero» di Gustave Courbet, stima 500-700mila dollari © Christie’s
Tra le opere di epoca Barocca emerge una produzione giovanile dell’artista lucchese Pietro Paolini, basata su «I musici» di Caravaggio: si tratta di un olio su tela raffigurante un vivace gruppo di «Suonatrici di liuto e un angelo» (500-700mila). Sempre di ispirazione caravaggesca sembra essere «Un giovane che accende la pipa a un tavolo imbandito, con un compagno che dorme nelle vicinanze» opulente dipinto attribuito alla Scuola franco-fiamminga del secondo quarto del XVII secolo (300-500mila).

Giungiamo poi al Romanticismo, esemplificato qui da una coppia di onirici acquerelli su carta di William Turner appartenenti alle numerose vedute svizzere realizzate dal pittore all’inizio degli anni Quaranta dell’Ottocento:«Il passo Splügen» (1.5-2 milioni) e «Il lago di Lauerz con le rovine di Schwanau e il Mythen» (500-800mila).

Vanno segnalati, inoltre, la preziosa raccolta di disegni di Jean-Baptiste Oudry illustranti le favole di Jean de La Fontaine (1.5-2.5 milioni), «La Maddalena che rinuncia alle vanità mondane» recentemente attribuito allo studio di Artemisia Gentileschi (80-120mila) e «Le Guitarrero» di Gustave Courbet (500-700mila).

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