Un’apocalisse tecnologica

Federico Florian |  | Torino

Josh Kline, artista di stanza a New York, classe 1979, è noto per due progetti recenti: il primo, presentato un anno fa alla Triennale del New Museum, consisteva in un’installazione di figure in tenuta antisommossa con maschere da Teletubbies e schermi incassati nell’addome, sui cui si succedevano volti di poliziotti in pensione, con discorsi di attivisti politici in sottofondo; il secondo, in mostra pochi mesi fa alla Biennale di Berlino, raggruppava una serie di video prodotti in cui attori con i volti di Tony Blair, George W. Bush e Condoleezza Rice inscenavano un’apologia pubblica per gli errori politici commessi in passato. La politica e la minaccia dell’iper-tecnologizzazione sono i punti cardine della ricerca di Kline.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo gli dedica, dal 4 novembre al 29 gennaio 2017, una personale dal titolo «Unemployment» («Disoccupazione»): una mostra di sculture,
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