Un ’600 principesco alle Gallerie d'Italia

Torna a Palazzo Zevallos Stigliano, dove venne a lungo custodita, una delle più importanti collezioni napoletane di dipinti fiamminghi e italiani del tempo

Luca Giordano «La nascita di Venere» (particolare). Chalon-sur-Saône, Museée Vivant Denon
Luisa Martorelli |  | Napoli

Allestita dal 6 dicembre al 7 aprile 2019 nelle Gallerie d’Italia - Palazzo Zevallos Stigliano e curata da Antonio Ernesto de Nunzio, Giuseppe Porzio e Renato Ruotolo, la mostra «Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione di un principe» consente di risalire alla storia di una delle più importanti collezioni presenti a Napoli nel XVII secolo nell’antico Palazzo di Zevallos Colonna di Stigliano. Grazie a una selezione di quaranta opere, tornano nella residenza appartenuta alla famiglia di mercanti e finanzieri olandesi Jan e Ferdinando Vandeneynden molti dipinti che in questo luogo furono custoditi fino a fine Settecento.

Annoverata dalle fonti storiche (Celano, Capaccio, Puccini) tra le raccolte più note della città, quella della famiglia Vandeneynden si arricchì di molti dipinti fiamminghi, da Brueghel a Bril, a Miel, grazie anche al sodalizio con un mercante fiammingo attivo nella capitale, Gaspar
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