Umberto Mariani all’Ermitage

La mostra chiude in Russia un circuito iniziato a maggio a Ravenna e continuato a Roma

«Senza titolo» (2018) di Umberto Mariani
Ada Masoero |  | San Pietroburgo

Il Museo Statale dell’Ermitage si apre per accogliere, dal 12 febbraio al 31 marzo, l’opera di Umberto Mariani (Milano, 1936), presentata nella mostra «Arte Astratta in Italia: Umberto Mariani. Frammenti da Bisanzio».

Organizzata dall’Ermitage stesso con il Centro Studi dell’Opera di Umberto Mastroianni e Il Cigno GG Edizioni (che pubblica anche il catalogo) e curata da Giovanni Granzotto, Gérard-Georges Lemaire, Dimitri Ozerkov e Silvia Ronchey, la mostra chiude in Russia un circuito aperto la scorsa primavera nel Museo Nazionale di San Vitale di Ravenna e continuato a Roma nel Complesso Museale di San Salvatore in Lauro.

Una trentina le opere esposte, tutte ispirate ai rigidi, innaturali panneggi dell’arte bizantina (e russa), scelte fra quelle recenti e fra le più significative degli ultimi decenni: nell’opera di Mariani il panneggio, da lui giocato sempre e solo sulla linea retta, occupa
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