Trockel: a settant’anni mi regalo una mostra
Al Museum für Moderne Kunst una vasta selezione dell’intera produzione dell’artista: disegni, pitture, fotografie, video, quadri di lana, sculture, installazioni e ceramiche

A qualche mese dalla chiusura della Biennale di Venezia, dove l’artista tedesca Rosemarie Trockel era presente con un’ampia scelta dei suoi famosi lavori composti da tessuti di lana tesi come tele e appesi come quadri (i cosiddetti «knitted painting»), il Museum für Moderne Kunst di Francoforte le ha dedicato un’ampia retrospettiva che si è inaugurata lo scorso 10 dicembre, celebrando così il settantesimo compleanno dell’artista. La mostra, che rimarrà aperta fino al 18 giugno, presenta una vasta selezione dell’intera produzione di Trockel: disegni, pitture, fotografie, video, quadri di lana (che hanno anche assunto la forma di passamontagna), sculture e installazioni fino ad arrivare alle più recenti opere in ceramica.
A prima vista la presenza di pezzi così diversi può apparire spiazzante, ma il filo conduttore della «ambivalenza» lega disegni e oggetti. Ogni lavoro è qualcosa ma al tempo stesso qualcosa d’altro. In questa operazione di sdoppiamento del significato hanno una rilevanza importante i titoli che ugualmente a prima vista sembrano non aver nulla a che fare con quanto lo spettatore ha davanti, come nel caso di un salvagente appeso alla parete ricoperto di lana, oggetto enigmaticamente intitolato «Il mistero di Malpica».
Lo stesso passamontagna dell’immagine che reca i segni «+» e «-», equamente distribuiti sulle due metà, allude a qualcosa e al suo contrario. Considerata una delle artiste che maggiormente ha affrontato la condizione femminile, una delle sue opere più note (uno dei suoi knitted painting) riporta a grandi lettere la frase cartesiana «Cogito ergo sum» che inserita su una base fatta di lana lavorata a maglia, tipico lavoro femminile, suona come una silenziosa ma decisa affermazione della volontà della donna di essere considerata al di là degli stereotipi dei lavori casalinghi.
Altre volte dalle stesse femministe venne criticata come quando alla galleria Pièce Unique di Parigi appese al soffitto la riproduzione di una foca addobbata con una vistosa parrucca bionda. Rosemarie Trockel ha spesso inserito una nota ironica e un tocco di humour nelle sue opere ed è proprio questo che le rende serie ma al tempo stesso leggere e le sue mostre complesse ma estremamente piacevoli da visitare.