Trisulti: primo round a Bannon

Il Mibact ricorrerà al Consiglio di Stato per la restituzione dell'abbazia certosina

La Certosa di Trisulti
Cristina Ruiz |

Il Dignitatis Humanae Institute (Dhi), associazione religiosa di destra finanziata dall'ex capo stratega del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Bannon, ha vinto la prima battaglia legale per rimanere nella Certosa di Trisulti. In una sentenza pubblicata il 26 maggio a seguito di un'audizione di due settimane fa, il Tar del Lazio ha rigettato il tentativo del Ministero per i Beni culturali di revocare un contratto di locazione di 19 anni dell'abbazia costruita dai monaci certosini nel XIII secolo concesso oltre due anni fa al Dhi nell'ambito di un'iniziativa volta a coinvolgere il settore privato nella gestione di siti culturali abbandonati in Italia.

I giudici hanno concluso che il Ministero non aveva agito entro il termine previsto per l'annullamento degli appalti pubblici. Il verdetto è una sconfitta grave per il Mibact che sosteneva che la clausola del limite di tempo non avrebbe dovuto essere applicata in quanto il Dhi aveva fatto dichiarazioni «false e mendaci» nella sua domanda di locazione, accusa per la quale, secondo i giudici amministrativi, il Ministero non è riuscito a fornire prove e che dovrà essere dimostrata in un Tribunale penale prima che il contratto di locazione possa essere revocato.

Il 27 maggio, il fondatore e direttore del Dhi, Benjamin Harnwell, ha ricevuto dalla Procura generale di Roma la notifica di un procedimento penale per presunte irregolarità. Harnwell nega qualsiasi illecito; una battaglia nei Tribunali penali richiederà un'ampia divulgazione dei documenti relativi al caso, comprese comunicazioni interne contraddittorie del Ministero.

Quando lo scorso novembre «The Art Newspaper» (testata anglo-americana consorella di «Il Giornale dell'Arte») ha domandato come mai il Mibact non avesse notato le presunte irregolarità del Dhi nella richiesta di affitto del monastero, Antonio Lampis, il Direttore generale musei, ha risposto che era a causa di un’«estrema» carenza di personale. Questo nonostante il fatto che un comitato di cinque persone istituito dal Ministero per giudicare le domande di acquisizione del monastero si sia riunito quattro volte da aprile a giugno 2017 per valutare l'idoneità del Dhi e le sue proposte per la gestione dell'edificio.

Fin dall'inizio il Dhi ha sostenuto che il Ministero ha avviato il procedimento di sfratto per motivi politici. Il tentativo di revoca del contratto di locazione è partito dopo che Steve Bannon e Benjamin Harnwell hanno annunciato l'intenzione di utilizzare il monastero come Accademia per l'Occidente giudeo-cristiano, un istituto che avrebbe offerto corsi di storia, filosofia, teologia e politica e che, a detta del suo direttore Harnwell, avrebbe «istituzionalizzato i pensieri e le intuizioni politiche di Steve Bannon», dichiarazione che ha suscitato proteste pubbliche e interrogazioni parlamentari da parte dei partiti di sinistra date le posizioni integraliste, xenofobe e populiste dell’ideologia di Bannon.

Maurizio Fiorilli, avvocato, esperto in diritto dei beni culturali, già vice Avvocato Generale dello Stato e non coinvolto nel caso, ha osservato in una email inviata a «The Art Newspaper» prima della sentenza del 26 maggio che la battaglia per estromettere il Dhi dal monastero era stata «innescata da un movimento di opinione pubblica locale e ha assunto in seguito una colorazione politica per l'interessamento di un politico locale» ma che «l'iniziativa dell'annullamento della concessione in uso della certosa è di carattere strettamente giuridico e il giudice amministrativo deve decidere solo in base a criteri giuridici e non politici».

In una dichiarazione inviata a «The Art Newspaper» a seguito della pubblicazione del verdetto di ieri, ma prima dell'annuncio del procedimento penale, Benjamin Harnwell ha dichiarato: «Sono molto soddisfatto di questo risultato. Ora spero di essere in grado di realizzare il progetto di restauro del monastero secondo il programma che abbiamo presentato durante la gara. Il Dhi è anche felice di annunciare con grande gioia che le iscrizioni per la tanto attesa Accademia per l'Occidente giudeo-cristiano si apriranno il primo giugno e che, per ora, le lezioni avverranno online, gestite e condotte direttamente dagli Stati Uniti».

Harnwell ha rifiutato di dire se spera di spostare l’accademia all’interno del monastero italiano, una volta volta superata la crisi di Covid-19. Ogni mossa del genere ora dipende dal procedimento penale.

In un'altra dichiarazione inviata a «The Art Newspaper» prima dell'annuncio del procedimento penale, Steve Bannon ha dichiarato: «Siamo stati vicino al monastero, alla comunità e all'Italia durante questa pandemia quando sarebbe stato facile andarsene. Ora lanciamo il programma di apprendimento e formazione che renderà il mondo più prospero, più sicuro e più salutare per tutti».

Il Mibact ha dichiarato che ricorrerà in appello al verdetto pubblicato dal Tribunale amministrativo il 26 maggio.

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