Tris d’assi al Pompidou
Una mostra tra arte e musica del Soundwalk Collective in collaborazione con Patti Smith, una retrospettiva di Marclay e un’antologica di disegni di Penone

La collaborazione tra il Soundwalk Collective e Patti Smith ha dato una mostra inedita, al contempo artistica e musicale: «Evidence», un’installazione poetica e multimediale, che riunisce suoni, immagini e arti plastiche, presentata fino al 23 gennaio al Musée d’art moderne del Centre Pompidou. Soundwalk Collective è un collettivo di musicisti-artisti fondato a New York nel 2000 da Stephan Crasneanscki, che propone un approccio originale della produzione artistica, mescolando antropologia, etnografia, psico-geografia ed esplorazione della natura.
Tra i suoi collaboratori, la fotografa Nan Goldin, il musicista jazz etiope Mulatui Astatke e anche Patty Smith, la «poetessa del rock», nonché fotografa e autrice di diversi libri che, nel 2017, ha ricevuto la laurea ad honorem dell’Università di Parma. Colonna sonora della mostra è «Perfect Vision», un trittico di album a cui Stephan Crasneanscki e Patty Smith hanno collaborato tra il 2019 e il 2021, attingendo ai versi di tre poeti francesi, Antonin Artaud, Arthur Rimbaud e René Daumal, e registrati in Messico, Etiopia e India.
Il tema del viaggio come ricerca di sé e di ispirazione artistica è il filo rosso della composizione. Sono esposte lungo il percorso «immersivo» le opere di Patty Smith, prestate dalla stessa cantautrice o provenienti dal MoMA di New York. Altre appartengono al Pompidou. Il 16 novembre apre anche, nella Galerie 1 del museo, una grande retrospettiva di Christian Marclay (fino al 27 febbraio), artista multimediale e compositore statunitense (California, 1955), che utilizza vinili e giradischi per le sue performance.
Marclay è tra l’altro uno dei pionieri dello scratching, la tecnica di manipolazione ritmica del suono tipica dei dj. Il museo espone alcune delle sue grandi installazioni, che mescolano collage e montaggi, come «Video Quartet» (2002), un omaggio alla musica e al cinema, attraverso la proiezione simultanea di quattro frammenti musicali di film noti, e «Surround Sounds» (2014-15), una videoinstallazione che anima i suoni onomatopeici dei manga. Viene anche presentata «Doors», un’opera del 2022, esposta per la prima volta.
Fino al 6 marzo il museo permette di scoprire anche un’ampia selezione di disegni che Giuseppe Penone ha donato al museo parigino nel 2020: una collezione di 328 disegni dal 1967 al 2019. Alcune sculture dell’artista accompagnano il percorso, che si svolge tra le sale del quarto piano e la Galerie d’art graphique.