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Martin Bailey
Leggi i suoi articoliLo Yorkshire ospita, dal 18 luglio al primo novembre, la più grande mostra europea mai dedicata ad Anthony Caro, scomparso nel 2013 a 89 anni. Più di 300 opere ne documentano l’intera vicenda allo Yorkshire Sculpture Park, all’Hepworth Wakefield, alla Leeds Art Gallery e, nella stessa città, all’Henry Moore Institute. La mostra «Caro in Yorkshire» è stata organizzata in collaborazione con la vedova dell’artista, la pittrice Sheila Girling, morta lo scorso febbraio. Peter Murray, direttore dello Yorkshire Sculpture Park, spiega che l’artista «aveva delle riserve a esporre le sculture nel paesaggio temendo che avrebbe perso il controllo sulla mostra». Ma in seguito l’artista cambiò idea e accettò con piacere la proposta di allestire alcune opere anche all’aperto. La retrospettiva, che si svolge sia all’aperto sia all’interno, si concentra sull’interesse di Caro per i materiali e il colore. Le 270 opere proposte vanno da pezzi in terracotta del 1949 fino ai lavori più recenti, completati pochi mesi prima della morte. Tra i pezzi esposti, cinque grandi disegni del 1951-52, con interventi di Henry Moore: in quegli anni, Caro era il suo assistente e non era ancora passato dalla scultura figurativa a quella astratta. La mostra ha del resto l’intento di cogliere il contrasto tra il lavoro figurativo di Caro e il forte impatto delle sue ultime opere astratte in acciaio colorato, molte delle quali, alcune esposte per la prima volta, sono realizzate in perspex, lastre in metacrilato colorato. L’allestimento all’Hepworth Wakefield è focalizzato sulla passione di Caro per l’architettura, con 40 opere che spaziano dalla gioielleria alle sculture in acciaio dipinto di grandi dimensioni, tra cui «Twenty-Four Hours» (1960) in acciaio. L’autore stesso definiva alcune delle sue più grandi sculture «sculpitecture», al cui interno l’osservatore può entrare. Un esempio è «Child’s Tower Room» (1984), ispirato a una collaborazione con l’architetto Frank Gehry. Circa il 90% delle opere in prestito per il parco sculture e l’Hepworth arrivano da Barford Sculptures Ltd, società fondata da Caro e gestita dal figlio dell’artista Paul. A Leeds (il terzo vertice dello Yorkshire Sculpture Triangle) la grande scultura «Aurora» (2003) in acciaio dipinto di rosso è esposta in pieno centro. Anche i londinesi hanno la possibilità di vedere una piccola mostra dedicata allo scultore, intitolata «Art in Dialogue: Duccio/Caro at the National Gallery»: l’opera di Caro «Duccio Variation No. 3» (2000) è esposta accanto all’«Annunciazione» (1307-11) di Duccio fino all’8 novembre nella sala 66.
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